La Banda Bondioli  omaggia con un concerto il mitico “maestro beat”
La storica band dedica al pedagogo un live alla Società Operaia il 16 marzo
La Banda Bondioli omaggia con un concerto il mitico “maestro beat”
Gianni Milano è una figura emblematica nell’ambito della pedagogia nel Torinese e nel Ciriacese

Grandi vecchi dall’animo sempre poetico e fanciullesco. Dei “forever young” con molto ancora da dire: sabato 16 marzo, a Ciriè, alla Società Operaia, in via Giacomo Matteotti 16, arriva la Banda Bondioli per omaggiare il mitico “maestro beat”: Gianni Milano.

L’appuntamento con un pezzo di storia musicale e culturale del territorio in cui viviamo (ma non solo) è alle 21, nel salone Bossetto della storica Società di Consumo Ciriacese. «Parole e musica per raccontare le storie della Torino dell’altro ieri – illustrano l’evento gli organizzatori -quella delle piole e delle case di ringhiera, del grande Fred, di Gipo e dei balordi di periferia, dei partigiani “giusti” e di quelli “sbagliati”. « Che ci riportano proprio in quelle atmosfere, tra rocambolesche avventure di compagni di lotta e di bicchiere, tra gli ideali e le passioni di una città che dopo la guerra ritrovava il gusto di vivere e tornava a sorridere e a sognare ». Il gruppo è composto da Claudio Bondioli, voce e chitarra e autore di tutti i brani – Charlie Prandi, chitarra – Bati Bertolio, fisarmonica e vibrandoneon Enrico Laguzzi, sassofoni e percussioni e Tonino Sabatucci, contrabbasso ».

Claudio Bondioli ha pubblicato due dischi, “Storie”, nel 2014, e “Tuttotorna” del 2016. A fine dicembre 2019, col nome Banda Bondioli, è uscito “Il Cuore E L’osteria”, un doppio album con 18 brani inediti ed un altro lavoro è alle porte.

Gianni Milano invece è una figura emblematica nell’ambito della pedagogia nel Torinese e nel Ciriacese. Milano, che oggi risiede a Torino, è stato annunciato come ospite d’onore al concerto della Banda Bondioli.avendo peraltro contribuito all’ultimo album del gruppo, scrivendo i testi di due canzoni. Un ritorno che promette di essere un momento di celebrazione per questo poeta, scrittore e cantastorie, le cui radici affondano profondamente nella comunità locale.

«Arrivato nel Ciriacese alla fine degli anni ‘70, dopo essere stato ingiustamente allontanato dall’insegnamento a Torino per il suo approccio innovativo, Milano qui ha lasciato un’impronta indelebile. A Cirié e Lanzo ha continuato a promuovere i suoi ideali educativi. Nonostante l’ostracismo da parte di alcuni colleghi, Milano non si è mai arreso. La sua visione ha preso vita nel progetto della nuova scuola creativa Bruno Ciari, conosciuta come “la scuola dei matti e dei ribelli”. Qui, con il maestro Bruno Armento (due veri pionieri per l’epoca) ha lanciato – tra le altre cose – laboratori culturali che ponevano i bambini al centro del territorio, rendendoli protagonisti attivi della città».

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