Da domenica 1° giugno, le forze dell’ordine potranno avvalersi ufficialmente del Sistema di accertamento elettronico collegato al Ced, il Centro Elaborazione Dati del ministero dell’Interno, per ottenere tutte le informazioni necessarie su veicoli e conducenti. Il Ced è una banca dati digitale, gestita dal Ministero dell’Interno – venne istituita una trentina di anni fa – dove confluiscono tutte le informazioni sui veicoli, i guidatori e le relative infrazioni.
Polizia locale e polizia di stato, carabinieri e guardia di finanza potranno ottenere tutti i dati su un veicolo semplicemente digitandone il numero di targa in tempo reale. Patente e libretto cartacei passeranno dunque in secondo piano con l’introduzione dei controlli elettronici, ma non spariranno del tutto: sarà comunque obbligatorio averli con sé. Con questo sistema ci saran-no verifiche più rapide e mirate e sarà sempre più difficile dribblare delle irregolarità. Circolare con una revisione scaduta, ad esempio, potrà costare da 173 a 694 euro. Peggio ancora per chi guida un’auto che è stata sottoposta a fermo amministrativo.
In questo caso la sanzione può superare i 7.000 euro, con tanto di sequestro del veicolo. Nonostante il salto tecnologico, non è ancora tempo di lasciare a casa i documenti di viaggio tradizionali. Gli agenti o i militari potrebbero comunque richiedere patente e libretto fisicamente, e chi ne sarà sprovvisto rischierà una sanzione che va da 42 a ben 173 euro.