Se c’è un argomento, tra i tanti, su cui Uniti per Cambiare ha più insistito negli ultimi mesi di attività di opposizione, è sicuramente la manutenzione ordinaria del verde pubblico che, sottolinea, ha costo per il Comune di 170mila euro.
Dall’11 luglio al 9 agosto il gruppo guidato da Elisa Cibrario Romanin ha divulgato in cinque puntate sui social quali sono le operazioni necessarie alla cura di parchi, aiuole e giardini e grafici che spiegano come vengono spesi i soldi per la durata dell’appalto (dal 1° aprile al 31 ottobre). Quindi ha reso pubbliche le risposte fornite in forma scritta venerdì 22 agosto dall’assessore all’ambiente Giancarlo Lorenzi a un’interrogazione sull’argomento: «Non sono state riscontrate inadempienze tali da richiedere l’applicazione di penali. Il controllo è effettuato sia dall’Ufficio tecnico che dal sottoscritto. La conduzione del servizio è disciplinata dal capitolato speciale d’appalto. L’impianto di irrigazione in piazza Vittorio Veneto è stato realizzato in conformità al progetto. L’arsura del mese di luglio ed agosto ha posto a dura prova l’apparato radicale del tappeto erboso di recentissima messa a dimora».
Uniti per Cambiare non ci sta e bolla come «superficiale e inaccettabile» la dichiarazione dell’assessore sulla mancanza di inadempienze, «soprattutto alla luce della documentazione fotografica che abbiamo depositato: 99 immagini dettagliate, geolocalizzate, con data e ora, che testimoniano incuria diffusa, erba alta, siepi non potate, sfalci non raccolti, impianti malfunzionanti e aiuole abbandonate». Pertanto, secondo i tre consiglieri, «o non c’è alcuna volontà di affrontare il problema, oppure si preferisce non riconoscerlo».
A breve partirà una nuova iniziativa: un altro ciclo di otto episodi sulle risposte ricevute. Si parte domani, venerdì 29, con un post introduttivo e una presentazione, e la conclusione è fissata per domenica 7 settembre.