Colonnine sbarrate e cartelli con la scritta “Distributore con licenza revocata”: da oggi in Piemonte e Valle d’Aosta sono 21 gli impianti Ewa e Synergy chiusi dall’Agenzia Dogane e Monopoli, tra cui uno nel Ciriacese, a San Carlo Canavese.
La misura rientra nell’interdittiva antimafia emessa dalla prefettura di Milano che coinvolge complessivamente 205 distributori sparsi in Italia, tutti riconducibili al gruppo Penta Petroli della famiglia Salzillo, già finito sotto sequestro lo scorso marzo per un’accusa di frode Iva da 112 milioni di euro.
Il gruppo è al centro di più inchieste per frodi fiscali, intermediazione illecita e caporalato, con l’accusa di legami con la criminalità organizzata.
L’anno scorso a Torino, in largo Re Umberto il distributore Ewa era finito nell’occhio del ciclone dopo le segnalazioni di carburante annacquato. Decine di automobilisti avevano denunciato guasti alle auto, fumo bianco e motori in panne, con costi elevati per le riparazioni. Sui social era partita una pioggia di insulti e, tramite avvocati, molti clienti avevano chiesto rimborsi all’azienda.