Leonardo Aimone, classe 2011, nasce a Torino ma respira da subito l’aria di Lanzo e muove i primi passi proprio nella casa di campagna dei nonni sotto la Torre Aymone di Challant. A due anni riceve la sua prima moto a batteria e l’anno successivo una bicicletta senza pedali con cui impara a destreggiarsi in equilibrio tra i solchi dell’orto. Ma il divertimento inizia con i primi salti nel prato sotto il grande noce che diventa prima officina di idee, poi paddock per testare i successi e quindi area pic-nic per tornare bambino per un attimo. La panchina del nonno fatta di ceppi di legno e un asse robusto viene smontata e riassemblata ogni volta per cucire sull’erba la rampa più alta, più lunga, più incredibile di sempre.
Per il suo quarto compleanno riceve il dono più desiderato: il primo 50 cc di fattura cinese con carburatore modificato dal padre per facilitargli l’accensione, che dopo pochi mesi viene sostituito dal primo vero Ktm 50 cc con sospensioni a lunga escursione, motore raffreddato ad acqua e ruote da 10 pollici.
Il gioco, con il passare del tempo, si trasforma in impegno e dedizione. Leonardo cresce e con lui anche quello che era iniziato come un gran divertimento si trasforma in una ricerca sempre più affascinante e in un sogno che non vede più confini.
Dai primi fettucciati nel crossodromo di Trofarello Leonardo debutta in pista con il primo Ktm 65 cc a sei anni, frequenta i corsi base di preparazione tecnica con istruttori federali imparando l’uso della frizione e delle marce. E poi arriva l’incontro decisivo, quello con il Cris, ovvero Cristian Sola, presidente del Big America Accademia del Motocross di Villafranca e istruttore federale Igf con cui affina la tecnica. Entra in squadra e inizia l’era degli allenamenti sistematici. Il Cris ha metodo, è un autentico trascinatore e alimenta in Leo quella passione e incrollabile determinazione che lo porta a testare i propri limiti nelle prime gare da pilota agonista, facendo crescere in lui un sogno sempre più grande.
La tecnica si perfeziona, i movimenti diventano sempre più sicuri, ascoltano le avversità di ogni pista per sfruttare al meglio ogni piega della terra, ogni curva e per spingere nei rettilinei. Leonardo studia ogni percorso più e più volte osservando i video su Internet e poi dal vivo ripassandoci più e più volte; ottimizza i tempi, recupera velocità e salta, sempre più lungo fino a chiudere uno, due, tre salti in una volta.
Sui libri di scuola colora i tracciati, disegna i nomi dei campioni del Supercross, da Ken Roczen a Eli Tomac; tra un compito di storia e un altro di geometria rigenera la mente con i video delle gare Ama Supercross e Pro Motocross, e il suo sogno diventa sempre più grande.
Ma a nove anni si materializza una tegola, una brutta caduta in allenamento: la frattura della milza lo tiene ricoverato in ospedale per due settimane ma lo spavento non lo ferma e riparte ancora più determinato. Ottiene la settima posizione nel Campionato Regionale Piemontese MotoAsi 2022 categoria 85 Esordienti; l’anno successivo si migliora notevolmente issandosi in seconda posizione, quindi nel 2024 vince il Campionato dell’Italia Nord Ovest Motornext con il Ktm 85 Esordienti ed è secondo nella classifica provvisoria del Campionato
Motornext 2025 categoria 85 Expert con 1125 punti dietro a Gabriele Sabatella che totalizza 1138 punti. Una progressione, anno dopo anno, figlia di un programma di allenamento che prevede due o tre sedute a settimana per tutto l’anno, con le sole eccezioni di due settimane di pausa a cavallo delle vacanze natalizie e di due settimane ad agosto.
Adesso mancano solo due gare prima della finale di Campionato, che si disputerà a Orbassano domenica 2 novembre, e tutto è ancora possibile. E Leonardo lo ha dimostrato nell’ultima gara disputata sulla pista lombarda di Chieve (Cr) lo scorso 14 settembre, dove ha firmato un terzo posto quasi impensabile con una rimonta incredibile nella prima manche: rimasto coinvolto in una caduta di otto piloti alla prima curva il giovane pilota, valligiano adottivo, riparte penultimo su 39 concorrenti ma rimonta, costante e metodico, mantenendo un autocontrollo e una freddezza invidiabili, che si raggiungono solo con l’esperienza e il carattere. Sorpassa in curva, ai salti e spinge ancora, secco sui rettilinei rincorrendo una posizione dopo l’altra senza alcun cedimento e chiude dopo Esposito, pilota dell’Europeo, e Sabatella, oggi primo in classifica.
Leonardo, cosa hai provato quando ti sei ritrovato per terra con la moto che non ripartiva?
«Ero molto arrabbiato perché mi è arrivata addosso la moto di un compagno che ha perso l’equilibrio e per evitarlo mi sono buttato da una parte. La moto non ripartiva e io perdevo posizioni. Quando sono riuscito a rimetterla in moto ho solo pensato di dimenticarmi i freni e dare il massimo ed è andata bene».
Ci sono dei momenti in gara in cui è più alto il rischio di cadere?
«Alla prima curva dopo la partenza se ti trovi nel mucchio capita che ci si tocchi e si cada, per questo è importante riuscire a partire molto bene per trovarsi fin da subito tra i primi posti. Poi se atterri male dopo un salto o chiudi troppo in una curva capita di cadere».
Sei nervoso prima di affrontare una gara?
«Sì, infatti faccio una colazione leggera per evitare mal di pancia e sto con gli amici per distrarmi».
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
«Vorrei gareggiare nel Campionato Italiano. Non è facile perché bisogna classificarsi nelle prime cinque posizioni del regionale e ci sono molti piloti bravi a quei livelli. Devo allenarmi molto di più».
Come fai a conciliare scuola e motocross?
«Da quest’anno frequento il liceo linguistico e non sarà facile. Dovrò cercare di studiare molto in settimana per dedicare i weekend alla moto».