Inchiesta sull’Asl To4, la Cgil: «L’Azienda Sanitaria rafforzi i controlli su appalti e procedure»
Redazione
13 Ott 2025
Il sindacato chiede un netto cambio di rotta
Inchiesta sull’Asl To4, la Cgil: «L’Azienda Sanitaria rafforzi i controlli su appalti e procedure»
«La credibilità del servizio pubblico messa in ginocchio»

Dal primario che si faceva timbrare il cartellino per poi invece andare a giocare a golf alla manager che si assentava dal posto di lavoro per estetista e fidanzato: e ancora concorsi truccati, maltrattamenti a degenti ed altre malversazioni. Sono gli aspetti salienti dell’inchiesta della Procura di Ivrea che ha portato, dopo la chiusura delle indagini nei giorni scorsi, la magistratura ad indagare oltre trenta persone tra dirigenti e dipendenti dell’Asl To4. Sul tema, oltre a fornire un ampio approfondimento (lista completa degli indagati compresa) nell’edizione cartacea del nostro settimanale, giovedì 16 ottobre in edicola, pubblichiamo di seguito  l’intervento della Cgil.

«L’indagine della Procura di Ivrea sull’Asl To4 porta alla luce un sistema in cui si ipotizzano irregolarità negli appalti, favoritismi nelle assunzioni e gravi comportamenti lesivi della dignità delle persone assistite.

Siamo consapevoli che, allo stato attuale, si tratta di indagini in corso e che sarà la magistratura a fare piena chiarezza. Tuttavia, se quanto riportato dagli organi di informazione dovesse trovare conferma, ci troveremmo di fronte a una situazione gravissima, che rischia di minare la credibilità del Servizio Sanitario Pubblico e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

La CGIL ritiene imprescindibile che l’Azienda e gli organi competenti assumano ogni iniziativa utile per rafforzare i presidi di legalità, trasparenza e correttezza amministrativa, garantendo un controllo rigoroso sugli appalti, sulle procedure di selezione del personale e sulla qualità dell’assistenza erogata.

Ciò che emergerebbe rispetto all’Ospedale di Settimo non fa altro che confermare quanto in questi anni la Funzione Pubblica CGIL ha denunciato: l’assegnazione del servizio di assistenza a una società privata, attraverso continue proroghe e senza mai indire una nuova gara. Un sistema che, in più di un’occasione, abbiamo dichiarato opaco, poco trasparente e per cui avevamo richiesto incontri specifici sia alla Regione che a Saapa. Un meccanismo di aggiudicazione del servizio che ha, di fatto, segnato la fine delle relazioni sindacali.

Nel tempo abbiamo denunciato le condizioni di lavoro del personale rimasto in quell’azienda, spesso sotto organico e sotto pagato, la decisione della società di non avvalersi di personale infermieristico dipendente, scelta che ha avuto ricadute sulla qualità dell’assistenza.

“La denuncia sui presunti maltrattamenti si aggiunge alle segnalazioni che abbiamo ricevuto in questi ultimi mesi anche su altre realtà residenziali. Eventi gravi che devono indurre le commissioni di vigilanza e gli enti preposti ad essere molto più operativi rispetto ai controlli, soprattutto sulle strutture che fanno capo alle stesse società” dichiara Lucia Centillo, Segretaria dello SPI CGIL Torino

“Ciò che accade all’ospedale di Settimo è l’emblema del fallimento della sperimentazione gestionale pubblico/privato, a cui ci opponiamo: per questo abbiamo presentato il referendum per abrogare la legge Regionale che regola la materia. La norma che permette questo tipo di gestione è del 2012 e doveva essere una sperimentazione, ma non è stata mai modificata: le maglie ampie della legge stessa favoriscono irregolarità come questa appena verificata. La Regione Piemonte, che ha accolto la nostra proposta di abrogazione della legge, deve intervenire quanto prima per evitare che la consultazione popolare rimanga un alto capitolo incompleto” dichiara Elena Palumbo, Segretaria della Cgil Torino.

“La tutela della dignità dei lavoratori e dei pazienti, così come la difesa del carattere pubblico, etico e trasparente del Servizio Sanitario, rappresentano valori fondamentali che non possono essere messi in discussione” dichiara la Funzione Pubblica CGIL.

In questa fase così delicata, la CGIL richiama tutti – istituzioni, dirigenze e forze sociali – a un assunzione collettiva di responsabilità per ricostruire un clima di fiducia, legalità e rispetto del lavoro pubblico, affinché non si ripeta più quanto sta emergendo dalle inchieste della magistratura».

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