Le unità d’elite dell’Arma nella simulazione di un pericolo imminente nello stabilimento Eni di Robassomero
Utilizzato il cane anti esplosivo del Nucleo Cinofili di Volpiano
Le unità d’elite dell’Arma nella simulazione di un pericolo imminente nello stabilimento Eni di Robassomero
Esercitazioni su potenziali situazioni di crisi: da un uomo armato in fabbrica alla presenza di un ordigno

Nei giorni scorsi, venrfdì 10 nello specifico, i carabinieri del Comando Provinciale di Torino sono stati impegnati in un’articolata esercitazione presso lo stabilimento chimico Eni di Robassomero cha coinvolto i militari della Compagnia di Venaria Reale nonché diverse unità specializzate, tra cui le Aliquote di Primo Intervento (A.P.I) del Nucleo Radiomobile di Torino e la Squadre Operative di Supporto (S.O.S) del 1° Reggimento Carabinieri “Piemonte”. Alla inziativa era pertanto presenti unità dell’Arma caratterizzate da dinamismo e versatilità operativa, in grado di interrompere e contenere la minaccia, e altri assetti “pregiati” quali i negoziatori, gli artificieri antisabotaggio e le unità cinofile, il tutto con la supervisione della “Sezione Negoziazione e Consulenza Operativa del G.I.S. (Gruppo di Intervento Speciale) dell’Arma dei Carabinieri.

Durante la simulazione, gli operatori hanno dovuto affrontare un uomo armato, entrato all’interno della struttura industriale dal passo carraio, accodandosi ad un camion e asserragliatosi all’interno negli uffici con una probabile carica di esplosivo al seguito. Le operazioni si sono concluse con la risoluzione della situazione di crisi, impiegando tutte le risorse disponibili. Il cane anti esplosivo del Nucleo Cinofili di Volpiano ha individuato il finto ordigno nascosto, che è stato successivamente disinnescato.

L’obiettivo principale dell’esercitazione è stato verificare le capacità di reazione tra le diverse unità coinvolte, ottimizzando i tempi di impiego, le procedure d’ingaggio e il coordinamento generale. Lo scenario, messo a disposizione da ENI, ha permesso di simulare azioni di alta complessità criminale permettendo di acquisire un’ulteriore esperienza per affinare le procedure operative e migliorare la prontezza delle forze di intervento in situazioni di emergenza

Carabinieri e redazione

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