Momenti di tensione nella mattinata di oggi in uno degli istituti superiori più frequentati, anche da giovani del nostro territorio, il Liceo Artistico “Primo” di Torino, dove i militanti di Gioventù Nazionale sezione D’Annunzio stavano effettuando l’ormai consueto volantinaggio – spesso visto dai ragazzi loro antagonisti come provocazioni – per denunciare la cosiddetta cultura “maranza” tra i giovani ed annessi fenomeni come le baby gang. È finita con urla e spintoni. Dopo i quali, prontamente, giovani militanti di destra hanno denunciato, mandando a corredo il video (per la verità, bestemmie a parte, meno “feroce” di quanto la nota illustrasse, ndr) di cui sopra, «che durante l’iniziativa, l’attività è stata bruscamente ostacolata da un gruppo di studenti riconducibili ai collettivi dell’estrema sinistra presenti all’interno dell’istituto, che hanno tentato di impedire lo svolgimento del volantinaggio attraverso urla, insulti, minacce e atteggiamenti intimidatori».
«Quello che è accaduto oggi – aggiungono i militanti in una nota – rappresenta l’ennesimo episodio di intolleranza e violenza politica che avviene dentro le scuole, spazi che dovrebbero essere di confronto e crescita, non di odio ideologico. I collettivi di sinistra, che si riempiono la bocca di parole come tolleranza e inclusione, dimostrano nei fatti di essere i primi a negare la libertà altrui, cercando di zittire chiunque non la pensi come loro. Noi – proseguono – non ci faremo spaventare né fermare da questi atteggiamenti intimidatori. Siamo nelle scuole per parlare ai ragazzi di rispetto, legalità e voglia di riscatto, perché crediamo in un futuro fatto di responsabilità e coraggio, non di odio e prepotenza. La verità è che temono il nostro messaggio, perché rompe il muro del pensiero unico che per troppo tempo ha dominato questi ambienti. Noi andremo avanti, più determinati che mai, e saremo presenti in ogni istituto della nostra città».
«Non vogliono che si parli di educazione sessuale e affettiva in classe ma preferiscono provocare fuori dalle scuole», il commento invece di uno dei ragazzi che urlava «Fuori i fasci dallle scuole».
Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere di Fratelli d’Italia Raffaele Marascio, che ha rivolto un appello al mondo della scuola e alle istituzioni per ripristinare un clima di rispetto e di confronto civile.
«Quanto accaduto al Liceo Artistico ‘Primo’ è grave e inaccettabile – dichiara Marascio –. Non possiamo più tollerare che le scuole, che dovrebbero essere il luogo della formazione, dell’ascolto e del dialogo, si trasformino in palcoscenici per le frange radicali dell’estrema sinistra, dove chi non si allinea a una certa visione viene intimidito o censurato. Da tempo a Torino si respira un clima di tensione e intolleranza ideologica da parte dell’estrema sinistra che rischia di degenerare, specialmente nei luoghi della formazione e dell’aggregazione giovanile. La libertà di parola è un pilastro della democrazia, e se viene negata ai giovani dentro le aule, significa che qualcosa di profondo sta andando storto. È dovere delle istituzioni cittadine e dei dirigenti scolastici garantire che simili episodi non si ripetano più».