Dal macello alla nuova vita in un rifugio per animali. È il destino toccato, nel giro di pochi giorni, al toro che lunedì scorso ha seminato il panico nel centro di Leini. L’animale era fuggito, subodorando forse che stava per finire ucciso. Dopo alcune ore era stato catturato e sedato. Ed è stato proprio quel lasso di tempo passato ad aspettare che si risvegliasse a sarvargli la vita. Sui social, infatti, in tanti hanno chiesto al proprietario che venisse risparmiato, un appello fatto proprio dal sindaco di Leini Luca Torella. «Quanto successo ha suscitato un moto spontaneo ed estremamente diffuso di simpatia nei confronti del bovino – scrive il primo cittadino – In moltissimi hanno in quella fuga visto il tentativo estremo di salvarsi la vita e vorrebbero sapere che quel tentativo disperato è stato coronato da successo. Ovviamente come sindaco non posso chiedere né imporre alcunchè, ma posso evidenziare che una decisione del genere non potrebbe che generare un moto di simpatia nei confronti suoi e della sua attività». Non solo l’animale è stato salvato, ma è anche stato adottato dal rifugio Jili Phipps di Albugnano, in provincia di Asti, che già accoglie altri bovini destinati al macello. I gestori della struttura hanno inoltre scoperto che l’animale non era un toro, ma una vitella di 15 mesi e l’hanno ribattezzata “Torella” come segno di ringraziamento al sindaco di Leini. Il rifugio sta attendendo di ospitare l’animale, ma intanto ha già ricevuto delle donazioni per il suo sostenimento e per la sua nuova vita. «Sono già arrivati mille euro – informano i gestori sulla pagina Facebook – servono per trasporto, mantenimento e materiale. Forza Torella».
Lunedì mentre veniva portato al macello era fuggito per le vie del centro cittadino
La nuova vita del toro di Leini: adottato da un rifugio di Albugnano
L'animale, in realtà una vitella, al centro di una campagna social con donazioni per poterla mantenere