Il Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Giovanni Ravalli è finito nel mirino di una grave campagna di intimidazione culminata in minacce telefoniche di morte a lui e alla sua famiglia. L’escalation di violenza è partita online con la creazione di profili social fake che hanno sottratto immagini personali per diffondere contenuti volgari e gravemente diffamatori. Ravalli, al decimo mese di incarico, ha presentato formale denuncia in Questura alla Procura di Torino.
Pur ammettendo di essere spaventato, Ravalli ha dichiarato che il suo impegno «non subirà le ignobili accuse e le intimidazioni ricevute». Poi ha citato Paolo Borsellino: «Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola».
Ancora una tegola quindi sulla serenità del professore di religione, molto noto e apprezzato nel nostro territorio, dove peraltro risiede, che recentemente aveva superato recentemente una battaglia politica sulla legittimità del suo titolo di studio: un decreto del ministro Bernini ha infatti riconosciuto il suo Magistero in Scienze Religiose come pienamente equipollente a una laurea universitaria, mettendo fine alle precedenti polemiche poitiche in seno al Consiglio regionale piemontese sull’incarico.
La redazione del Risveglio esprime solidarietà e vicinanza a Ravalli stgimatizzando i vili attacchi che ha ricevuto.


