«Ribadiamo che non è colpa della scuola, ma della Città Metropolitana di Torino che continua a ignorare i nostri solleciti (sia di noi rappresentanti che del preside e collaboratori) – e che noi rappresentanti d’istituto siamo arrivati a proporre tale sciopero perché arrivati ad una situazione surreale, registrando temperature anche di 12 gradi in alcune classi», così oggi pomeriggio hanno spiegato ai loro compagni le rappresentanze studentesche sullo sciopero estemporaneo verificatosi questa mattina, martedì 25 novembre, alla scuola superiore Albert di Lanzo, dalla quale, a fronte di un freddo polare anche in aula, ci sarebbe stato un “fuggi fuggi” di studenti che ha spopolato le classi. «E chi è rimasto in classe – aggiungono – lo ha fatto con giubotti e coperte e stazionando vicino ai termosifoni, faticando a riuscire a concentrasi e scrivere…»
«Abbiamo ricevuto l’appoggio del dirigente scolastico e di un’ampia fascia del corpo -docenti – concludono i ragazzi e nei prossimi giorni continueremo a verificare la temperatura delle aule e, se risultasse inferiore ai 18 gradi come stabilito dalla legge, ci rifiuteremo di entrare».


