Indagato il legale rappresentante della ditta in questione che gestiva le aree interessate dal blitz dei militari
Rifiuti “camuffati” come materia prima: maxi sequestro di terreni da parte de carabinieri forestali nel Torinese e nel Canavese -VIDEO-
Gli inquirenti ipotizzano una gestione illecita e lo smaltimento irregolare

Un’operazione congiunta dei Carabinieri Forestali, su disposizione di un Decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, ha portato al sequestro di vasti terreni e depositi nei comuni di Salbertrand e San Giorgio Canavese, in provincia di Torino.

All’intervento hanno partecipato i militari del NIPAAF di Torino e dei Nuclei Carabinieri Forestali di Bardonecchia, Oulx, Pont Canavese e Volpiano. L’azione ha riguardato tre aree distinte, per una superficie complessiva stimata in circa 65.000 metri quadrati, equivalenti approssimativamente a otto campi da calcio, tutte gestite da una ditta specializzata in terre e rocce da scavo con sede nell’Alta Valle di Susa. Gli inquirenti ipotizzano una gestione illecita e lo smaltimento irregolare di rifiuti terrosi, che sarebbe stata attuata mediante la creazione di documentazione falsa.

Il legale rappresentante della ditta è indagato per diverse ipotesi di reato, tra cui la falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, come previsto dall’articolo 483 del Codice Penale, e violazioni multiple del Testo Unico Ambientale (D.Lgs. 152/2006). In particolare, si contestano il mancato adempimento di un’ordinanza di smaltimento e ripristino, la gestione illecita di rifiuti non pericolosi e difformità nelle modalità di gestione dei rifiuti da parte di un’azienda autorizzata.

Dalle indagini è emerso che i rifiuti di matrice terrigena venivano “camuffati” come materia prima, benché non sottoposti al dovuto trattamento, e depositati illegalmente su vari fondi, inclusi quelli di proprietà demaniale, del Comune di San Giorgio Canavese e in parte dell’indagato stesso. Lo stesso modus operandi è stato accertato per rifiuti provenienti da terre e rocce da scavo già oggetto di un’ordinanza sindacale emessa dal Comune di Salbertrand, che ne imponeva il ripristino dello stato dei luoghi; l’azienda avrebbe così eluso quanto disposto dall’autorità locale.

Durante le operazioni è stata acquisita e posta sotto sequestro copiosa documentazione, sia cartacea che digitale, relativa alla tracciabilità di tali depositi, prelevata sia presso la sede della ditta che negli uffici del Comune di San Giorgio Canavese. Si precisa infine che il presente procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari, pertanto ogni valutazione è da intendersi allo stato degli atti e fatte salve le successive valutazioni di merito che interverranno nel corso del procedimento.

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reati ambientali
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