Migliaia di messaggi, abbracci, condoglianze e lacrime.
Lunedì mattina la città di Rivarolo si è raccolta attorno al proprio sindaco, Fabrizio Bertot, per dare l’ultimo saluto al fratello, Guido, 39 anni, scomparso alla fine della scorsa settimana. Colleghi di partito, amministratori e decine di cittadini hanno voluto portare la propria solidarietà alla famiglia Bertot, che in pochi mesi è stata colpita da due gravi lutti.
«Sette mesi fa, quando è mancata mia madre – ha detto commosso Fabrizio Bertot al termine della funzione – ho trovato nell’affetto della mia città una forza straordinaria, che mi ha permesso di guardare avanti. Oggi, sento di nuovo accanto a me quel calore sincero, che non può che rendermi orgoglioso».
Il ringraziamento è rivolto alle forze dell’ordine, ai Vigili del Fuoco ed alla Protezione civile, ma soprattutto a tutti quei cittadini che una settimana fa, hanno voluto partecipare alle ricerche del fratello.
In poche ore, attraverso un passa parola serrato, la città si era mobilitata per cercare qualche indizio utile a ricostruire gli spostamenti del giovane, che attorno alle tre di notte si era allontanato di casa senza lasciare spiegazioni. Ad insospettire i famigliari era stato il fatto che uscendo Guido Bertot non avesse preso con il cellulare e il portafoglio da cui non si separava mai.
«Come sindaco – ha continuato Bertot – partecipare alle operazioni di ricerca di una persona scomparsa è sempre doloroso, se questa persona è il proprio fratello è un’esperienza straziante».
Per ore nella giornata di giovedì 12 gennaio speranze e timori hanno continuato a rincorrersi, fino al momento in cui i pompieri non hanno ritrovato il corpo di Guido senza vita lungo il greto del torrente Orco.
L’uomo, che era uscito con addosso solo una canottiera ed un paio di pantaloncini, dopo aver vagato lungo il letto del fiume è morto per il freddo.
All’inizio dell’estate scorsa Guido era rimasto colpito dalla scomparsa della madre Alda, e faticava a riprendersi da quell’immenso dolore.
«Ognuno di noi si ricorderà il proprio Guido – ha detto don Lorenzo durante l’omelia – ed io mi ricorderò per sempre di quel giovane silenzioso che ogni mattina veniva ad accendere una candela per la Madonna. La luce di quel lumino ora ci deve dare forza e speranza». E ha aggiunto: «Adesso Guido avrà la possibilità di contemplare direttamente la grazia della Vergine Maria».
Tra ricordi e pensieri personali, sono centinaia le persone che hanno voluto salutare il proprio amico anche sul web.
All’interno della pagina Facebook del primo cittadino gli utenti hanno aggiunto canzoni e poesie e in poche ore più di trecento persone hanno voluto esprimere la loro solidarietà ed il loro dolore con frasi semplici ma toccanti.
«So che adesso sarà difficile andare avanti», ha concluso il sindaco Fabrizio Bertot, con la voce rotta dalla commozione. «Prima, in cielo avevo un angelo custode, ora ne avrò due.“Ciao, Guido”».
26 Gen 2012
Rivarolo dice addio a Guido