Siamo diventati più “grandi”. Ciriè ha chiuso il 2011 superando i 19mila abitanti, anche se solo di 9 unità. Ma marzo con 19.017 persone e maggio con 19.032, ci avevano fatti sognare. Mentre agosto, con 18.950 unità, ci aveva fatti diminuire rispetto all’alba del primo dell’anno, strappandoci 20 anime. L’ultimo San Silvestro è stato festeggiato da 21 persone in più che l’anno precedente. E l’ultimo mese dell’anno ci ha portato 9 cittadini in più, contando gli ultimi quattro nati, i tredici immigrati (contro un morto e sei cancellati dalle liste anagrafiche). Resta in maggioranza il gentil sesso (9.857 le donne contro i 9.152 uomini), cresciuto di 22 unità rispetto all’anno prima.
In un mondo sempre più femminile, gli uomini a Ciriè sono complessivamente diminuiti di un’unità nei movimenti demografici del 2011. Piano piano, anno dopo anno, la popolazione ciriacese continua ad aumentare: all’alba del 2010 ci eravamo svegliati in 18.919, novantaquattro in più del gennaio 2009. In crescita, nonostante la crisi economica, la popolazione straniera, che ammonta a 1.156 unità (con un aumento di dieci persone solo nell’ultimo mese), contro i 1.066 di un anno prima. 1035 nel 2009, gli stranieri sono in continua e costante crescita anche se si registra un calo rispetto al boom del 2008, quando gli immigrati stranieri erano cresciuti di 128 unità. In pochi anni la percentuale di chi arriva dall’estero e si stabilisce a Ciriè – oggi il 6% del totale – è triplicata. Anche fra gli stranieri sono più numerose le donne, 640 contro 516 uomini.
Agosto il mese con più nati (21) seguito dai 17 nuovi pargoli di dicembre; novembre con 23 defunti e luglio con 20 i mesi con più lutti. Il mese più avaro di nascite settembre, con solo 4 “cicogne” e gennaio il mese con meno morti, 8 unità. Settembre con la ripresa di svariate attività ha segnato il numero maggiore di arrivi di emigrati, con 82 unità; con 84 emigrati luglio è stato il mese con il numero maggiore di partenze, analogamente al 2010, quando furono 120 i cittadini cancellati dalle liste dell’anagrafe nel settimo mese dell’anno.
Nel 2011 la cicogna è passata sui nostri tetti 152 volte, cinque volte in più che nei dodici mesi precedenti, ma non si è uguagliato il boom di culle del 2008 che aveva portato 180 bebè. Tuttavia il saldo naturale è negativo (-36) visto che i defunti registrati sono 188. Abbiamo chiuso l’anno con 8.258 famiglie, 43 in più dell’anno precedente. Le famiglie (l’anagrafe registra come tali anche i single) erano cresciute più ancora nel 2010, di 93 gruppi. Il mese della “famiglia” continua a essere febbraio, con l’aumento di 30 nuclei nel 2011 (e di 27 l’anno prima). In crescita lungo tutto l’anno tranne che nei mesi estivi (fino ai meno 22, rispetto alle attuali, di agosto) le famiglie sono risalite di numero a dicembre, aumentando di 10 unità. Fra esse contano le “convivenze”, gruppi di persone coabitanti anche se non in situazione parentelare: dai Carabinieri alle religiose dell’Olivetti Masera di Devesi, fino agli ospiti dell’Rsa di via Biaune e a quelli de “Il Girasole”, la casa di riposo comunale.
Città più grande: siamo 19.009