I consiglieri di Forza Italia Vignale e Porchietto hanno diffuso un comunicato stampa sulla situazione della sanità nel Ciriacese e nelle Valli di Lanzo: “La delibera di revisione della Rete ospedaliera, votata dalla giunta regionale lo scorso venerdì -scrivono- porterà tagli insostenibili ai servizi sanitari nei presidi di Lanzo e di Ciriè”.
“Secondo quanto esplicitamente trascritto nella delibera stessa infatti ‘la prescritta riduzione dei posti letto riferita ai presidi ospedalieri pubblici […] deve essere conseguita esclusivamente attraverso la soppressione di unità operative complesse’. Tradotto vuol dire che per ridurre i posti letto si tagliano le strutture complesse (ovvero i reparti). Questo significa che laddove c’era un’oculistica, che effettuava anche interventi chirurgici, in nome del taglio dei posti letto, potrà solo effettuare interventi ambulatoriali senza ricovero o con assistenza medica domiciliare. Il reale risultato di questa scellerata scelta è che oltre il taglio dei posti letto si ridurranno i servizi e si allungheranno le liste d’attesa.
Nel dettaglio per le Valli di Lanzo e il Ciriacese le conseguenze immediate saranno devastanti.
LANZO
Il presidio di Lanzo è oggi (grazie ad una delibera votata nel 2013, quando la giunta era di centro destra) classificato come ‘ospedale di territorio’. Nella nuova programmazione Chiamparino-Saitta invece non compare neppure come presidio ospedaliero, né si garantisce il mantenimento di una struttura complessa di medicina generale. Questo vuol dire che i 48 posti di medicina generale e i 25 di lungo degenza verranno cassati e da ospedale diverrà (forse) un poliambulatorio.
CIRIE’
Nell’ASLTO4 oggi vi sono due strutture complesse di oculistica e due di Otorinolaringoiatria (ORL). Vengono dimezzate e da quattro attuali ne rimarranno solo due, le due in meno saranno perse dall’ospedale di Ciriè. Questo significa che i 600 interventi chirurgici non ambulatoriali annui di oculistica, verranno eseguiti nell’ospedale di Ivrea (già ampiamente saturo), mentre i circa 550 interventi annui non ambulatoriali di Otorino (tonsille, adenoidi, polipi nasali etc.) verranno eseguiti esclusivamente nel presidio di Chivasso. È evidente che l’unico risultato saranno liste d’attesa fuori controllo.
A Ciriè viene penalizzata anche l’emodinamica. La delibera Chiamparino-Saitta prevede infatti “da valutare un’unica emodinamica nell’ASL TO4 entro il 31/12/2016”. Abbiamo impiegato mesi per dimostrare la necessità di due emodinamiche ad Ivrea e Ciriè, e oggi si torna indietro con il rischio concreto che da sacrificare sia quella di Ciriè.
Quel che è più incredibile che nonostante i – scellerati e fuori da ogni logica– tagli, il centro sinistra intende istituire due nuovi primariati: uno di cardiologia a Ivrea e uno di Neurologia a Chivasso. Se è evidente che di fronte alla riduzione dei servizi la nomina di nuovi primari sia del tutto inopportuna e inutile, questo caso è ancora più incredibile perché le due strutture oggi sono già coperti da due equipe che operano su due ospedali con un singolo primario. In più: qual è l’utilità di istituire una nuova cardiologia quando si mette in previsione di chiudere un’emodinamica? Serve per garantire servizi ai cittadini o per nominare futuri primari?
È quindi evidente che questa delibera danneggerà il territorio e limiterà il diritto alla cura per migliaia di piemontesi. Abbiamo provato a far ragionare Saitta e i suoi colleghi sull’importanza del diritto alla salute, ma è evidente che non vogliano sentire ragioni. Allora purtroppo l’unica via per difendere la sanità pubblica del ciriacese e delle Valli di Lanzo è quella legale: denunceremo la situazione in ogni comune e valuteremo insieme agli amministratori locali, comitati di cittadini e realtà locali la possibilità di impugnare la delibera davanti al Tar. Per il sindaco di Ciriè, nonché consigliere della città metropolitana, è arrivato il momento di dire in modo chiaro ed inequivocabile se intende stare con il suo partito o con il territorio e i cittadini che lo hanno eletto”.