La mobilitazione dei sindaci ha permesso di modificare l’originale impostazione sull’Imu dei terreni agricoli, eliminandone il pagamento nei Comuni montani.
L’Uncem aveva condotto una battaglia contro questa imposta, definita la “tassa sui rovi”.
La legge prevede che siano considerati territori montani “i Comuni censuari situati per almeno l’80 per cento della loro superficie al disopra dei 600 metri di altitudine sul livello del mare e quelli nei quali il dislivello tra la quota altimetrica inferiore e la superiore del territorio comunale non e’ minore di 600 metri”.
La legge regionale piemontese 16/1999 (testo unico delle leggi sulla montagna) indica come Comuni montani i seguenti centri: Ala di Stura (altitudine del centro: 1.080 mt.), Balangero (440 mt.), Balme (1.432 mt.: Comune più alto della zona), Cafasse (409 mt.), Cantoira (750 mt.), Ceres (704 mt.), Chialamberto (851 mt.), Coassolo (742 mt.), Corio (625 mt.), Forno (585 mt.), Germagnano (485 mt.), Givoletto (398 mt.), Groscavallo (1.110), La Cassa (374 mt.), Lanzo (515 mt.), Lemie (957 mt.), Levone (353 mt: è il più “basso” dei Comuni esenti in zona), Mezzenile (650 mt.), Monastero di Lanzo (825 mt.), Pertusio (364 mt.), Pessinetto (590 mt.), Prascorsano (590 mt.), Pratiglione (611 mt.), Rivara (392 mt.), San Colombano Belmonte (550 mt.), Traves (628 mt.), Usseglio (1.265 mt.), Val della Torre (510 mt.), Vallo (508 mt.), Valperga (385 mt.), Varisella (521 mt.) e Viù (774 mt.).
Dopo il Decreto del Governo con i nuovi criteri per il pagamento dell’Imu sui terreni agricoli, su 530 Comuni montani piemontesi, 503 (3.456 in Italia) sono completamente esenti; altri 27 Comuni (655 in Italia, nessuno nella nostra zona) sono definiti “parzialmente montani” e qui sono esentati solo i terreni di proprietà o in affitto a imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti.
Il decreto si applica al 2014 e al 2015. La classificazione dei Comuni montani Istat definisce Il carattere di montanità del Comune in base a alla legge 25 luglio 1952, n. 991 (articolo 1) ed è congelato a tale data.
“La decisione del governo di ripristinare l’esenzione totale dell’Imu sui terreni agricoli montani secondo i criteri istat – afferma l’on. Enrico Borghi, presidente nazionale Uncem e presidente dell’Intergruppo per lo Sviluppo della Montagna – è un grande risultato politico, che dà una risposta di giustizia e di equità evitando di mettere in campo la tassa sui rovi. Come intergruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna siamo lieti di aver contribuito a risolvere tale problematica, organizzando la giornata di confronto con i sindaci dei Comuni montani dello scorso 12 gennaio che crediamo sia stata importante per focalizzare la questione e impostarne la soluzione, per la quale desidero ringraziare il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il sottosegretario Graziano Del Rio e i ministri Boschi, Martina, Padoan e Lanzetta”.
“La vicenda dell’Imu sui terreni montani misura il livello di schizofrenia del Governo in materia fiscale -ha commentato l’esponente locale di Forza Italia Claudia Porchietto- Il decreto lampo, approvato in Consiglio di Ministri, non risolve sicuramente la situazione, che resta nebulosa anche a causa delle nuove modifiche alle disposizioni previste in origine. L’Anci e le Regioni devono intervenire a tutela dei contribuenti”.
“Non è possibile – denuncia l’esponente azzurro – che a fronte di 60 giorni di black out del governo sul Decreto Semplificazioni e sulla questione della tassazione dei terreni montani, si scarichi a senso unico sui cittadini e sui loro consulenti l’onere di pagare le sanzioni. È necessario che parta dal territorio una azione bipartisan a tutela dei cittadini”.
Conclude Porchietto: “Con la legge di Stabilità vi è poi il problema dello Split Payment, meccanismo attraverso il quale gli enti pubblici non dovranno più pagare l’Iva ai fornitori, ma versarla direttamente all’Erario. Ad oggi manca il decreto attuativo con tutti i problemi che ne conseguono in termini di rimborsi e di pianificazione finanziaria e revisione dei sistemi aziendali. Presenterò una mozione per domandare un impegno del presidente Sergio Chiamparino a porre il problema nella prossima riunione della Conferenza Stato-Regioni per offrire maggiori garanzie ai cittadini e ai professionisti ai quali gli stessi si rivolgono”.
Il testo del decreto (Misure urgenti in materia di esenzione IMU)
http://www.governo.it/Governo/ConsiglioMinistri/dettaglio.asp?d=77732
La legge che definisce i Comuni “montani”
http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1952;991~art1
L’elenco dei Comuni montani piemontesi:
http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/base/leggi/l1999016.html