Nuova agitazione alla Ims di Sparone e Druento, azienda fornitrice di FCA e CNHI che occupa circa 350 lavoratori, acquisita e salvata dal fallimento dal Gruppo Tiberina ad inizio del 2015. I sindacati oggi hanno indetto due ore di sciopero e chiesto un incontro in Regione.
«L’azienda per rispondere ai carichi produttivi ha effettuato un trasferimento di circa 20 lavoratori da Sparone a Druento senza tenere conto dei problemi famigliari dei lavoratori, eventuali utilizzo della Legge 104 e ritenendo esaurita la procedura prevista dal CCNL con una comunicazione alle RSU del problema e poi agendo in modo unilaterale – spiega il segretario FIM, Claudio Chiarle – per questo ci siamo già attivati presso la Regione Piemonte chiedendo un incontro in Assessorato in cui fare il punto della situazione con la proprietà, alla luce dei carichi
produttivi nei due siti produttivi».
Il sindacato ha poi rimarcato il ruolo ricoperto nell’accordo sindacale firmato da tutte le RSU, 5 Fiom e 1 Fim e approvato dai lavoratori (ma non dalla Fiom territoriale) durante la delicata fase dell’acquisizione del nuovo Gruppo, quando l’azienda si è impegnata a presentare un piano industriale per far fronte ai debiti della passata gestione e ai necessari investimenti per il rilancio degli stabilimenti.
Sciopero di due ore alla IMS, Chiarle (Fim): «Vogliamo un confronto serio sugli spostamenti a Druento, no a azioni unilaterali»