A seguito di una serie di esposti del gruppo di minoranza Latella, quattro uomini del Pd borgarese risultano i indagati per peculato dalla Procura di Ivrea: tra questi l’ex sindaco Vincenzo Barrea. La notizia, non confermata dagli interessati è stata divulgata ieri sera dagli stessi esponenti del Gruppo Latella, lista civica che a Borgaro incarna le istanze di centrodestra. Un anno fa, i consiglieri di opposizione Marco Latella, Cristiana Sciandra e Alessandro Ferricchio avevano denunciato, dapprima in Consiglio comunale e ipoi in una una conferenza stampa, una serie di episodi della precedente maggioranza che sarebbero stati ascrivibili a comportamenti illeciti, quali l’utilizzo del palazzo comunale per scopi di partito, soprattutto in campagna elettorale del 2014, e l’utilizzo inappropriato della telefonia fissa e mobile comunale. E tutto arrivando infine a scrivere alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. Ma, come detto, i potenziali interessati dal provvedimento sarebbero ancora all’oscuro dei fatti. Il primo cittadino, Claudio Gambino ha riferito di essere all’oscuro di tutto al momento, stigmatizzando però il fattto che un gruppo di opposizione ne sia a conoscenza prima degli eventuali coinvolti. Anche Barrea ha confermato di non aver ricevuto nulla e si è detto tranquillo, riferendo di come i suoi rimborsi spese in 10 anni da sindaco siano praticamente inesistenti.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ivrea, Stefania Cugge, ha pertanto disposto l’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex sindaco, Vincenzo Barrea, oggi consigliere e rappresentante nella Città Metropolitana, dell’assessore al bilancio Luigi Casotti, del capogruppo di maggioranza Beppe Ponchione e del segretario del Pd di Borgaro, Marco Ricci.
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