Un «vuoto senza ombra»
invece del pioppo secolare
Redazione
12 Mag 2021
Abbattuto l’antico albero di Grange: l'urlo di dolore degli ambientalisti
Un «vuoto senza ombra» invece del pioppo secolare
Il fatto, denunciato dal professor Francesco Gennaccaro, che ricorda il grande albero

Il grande pioppo nero di Grange, il secondo più grande del Piemonte dopo quello di Trino Vercellese, non c’è più. Un albero maestoso, con fogliame, corteccia e tronco molto scuri: da qui il nome “Populus Nigra”, che lo contrappone all’altra specie autoctona di pioppo presente nelle nostre zone, ovvero il pioppo bianco. E l’importanza di questo esemplare va ben oltre le dimensione e l’età: l’importanza del pioppo nero, dunque, è anche nel genotipo, perché sarebbe a rischio di estinzione.

Francesco Gennaccaro, professore di Educazione Fisica alla scuola secondaria di primo grado “Padre Merlo Pich” di Nole, ricorda il grande albero. «Ed eccoci di nuovo qui a doverci rammaricare per un ulteriore atto di presunta superiorità dell’homo sapiens sulle altre specie viventi. Superiorità – è l’amaro sfogo dell’insegnante – che si tramuta sempre più spesso in abuso, cinismo, prepotenza, sadismo. Dicono che noi esseri umani siamo dotati di “virtute e canoscenza”: a dirlo, però, non sono altre specie di esseri viventi. Siamo sempre noi che ci autocelebriamo. Siamo gli unici dotati di parola e di “ingegno”, quindi capaci di ingannare. E come può difendersi da noi una pianta, un animale? Quali armi o strategie può adottare un albero per non farsi abbattere? Nessuna, se non la sua bellezza, la sua maestosità, la sua storia. Eppure l’essere umano non è capace di porsi limiti, neanche verso i suoi stessi simili, figuriamoci verso una pianta; la maggior parte di noi esseri umani, sapiens ma non troppo, è culturalmente dotato di “ignorante stupidità”, dote che coltiviamo con costanza e tenacia. Ed ecco che è accaduto di nuovo, un altro albero secolare è stato abbattuto sotto gli occhi indifferenti di tanti e all’insaputa di molti…» Ma procediamo con ordine…

 

(Il servizio completo nel giornale giovedì in edicola)

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