Una lettera di minacce all’Amministrazione comunale. Naturalmente anonima. A darne notizia è stata la stessa Loredana Devietti, sindaco di Ciriè. Una scelta, quella di denunciare pubblicamente l’accaduto peraltro sofferta, con un altra lettera, nella quale primo cittadino e Giunta ci mettono invece la faccia:«Qualche giorno fa abbiamo ricevuto una lettera indirizzata all’amministrazione comunale, dal contenuto spiacevole e non firmata. Ho pensato molto se fosse il caso o meno di parlarne, di rendere pubblico quanto avvenuto e ho deciso di farlo anche per tutelare chi vive e lavora vicino a me e con me. Un Sindaco, un amministratore pubblico, un politico, come chiunque altro d’altronde, può essere criticato naturalmente ma utilizzando i canali e le maniere consone, perché c’è un modo, un luogo e un linguaggio per tutto. Ma la lettera che abbiamo ricevuto andava oltre la critica, giungendo alle offese e alle minacce gravi, a noi amministratori e alle nostre famiglie. Non sono il primo Sindaco che si deve confrontare con atti di viltà e codardia e non sarò certo l’ultimo perché il mondo è pieno di persone incapaci di affrontare con senso civico ed educazione un semplice scambio di vedute. Sono quasi otto anni che con la giunta lavoriamo sodo, con passione e impegno, per Cirié, senza sosta e senza far caso alla stanchezza, con un pensiero al tempo che sottraiamo alle nostre famiglie e al nostro lavoro ma cercando sempre di portare a casa importanti risultati per la nostra Cirié e per i suoi abitanti, con l’unico scopo di rendere la città ancora migliore, più bella, accogliente e vivibile di come l’abbiamo trovata, e non saranno certo minacce anonime a farci desistere e a farci rallentare il passo. Noi continuiamo per la nostra strada senza farci intimidire, rimanendo sempre aperti al dialogo e al confronto soprattutto se portato avanti correttamente e tramite i diversi mezzi che sin dall’inizio del nostro mandato abbiamo ampiamente utilizzato in diverse occasioni e con tanti cittadini: gli incontri di persona, i confronti ricorrenti sul territorio, il servizio segnalazioni tramite applicazione e sito, le email, le telefonate. Se la viltà può nascondersi in una buca delle lettere so per certo che invece la correttezza si mostra alla luce del giorno e questo principio i ciriacesi lo mettono in pratica sempre, con apprezzamenti ma anche con critiche costruttive, scambi di vedute, strette di mano. Gesti che ci descrivono ancor più di tante parole. Per questo non solo la lettera ricevuta non merita ulteriore attenzione – azioni del genere hanno l’unico effetto di spronarci a continuare sulla strada intrapresa – ma ringrazio al tempo stesso i tanti ciriacesi, le tante persone che nella nostra città vivono, lavorano e studiano, per la correttezza e l’educazione dimostrata in tante occasioni.
La giustizia farà il suo corso presso le sedi opportune, noi continueremo a lavorare per il bene di Cirié e i suoi cittadini, con la coscienza a posto di chi sta facendo del proprio meglio e, soprattutto, a testa alta».