L’alternanza scuola lavoro come “apprendista giornalista”: «Un’esperienza illuminante per il mio futuro»
Le riflessioni di "Edo", maturando di 18 anni in informatica con l'animo da umanista per cinque mesi il più giovane della redazione del Risveglio
L’alternanza scuola lavoro come “apprendista giornalista”: «Un’esperienza illuminante per il mio futuro»
«Ora sono pienamente consapevole che l'informazione deve essere soprattutto un servizio pubblico, per la gente...»

Da ottobre 2024 i più attenti avranno potuto scorgere le iniziali o la firma cui rimandano sotto alcuni articoli di questo giornale, ebbene permettetemi di presentarmi, mi chiamo Edoardo Silvestro e in questi mesi ho avuto il privilegio di scrivere su questo giornale. Quest’oggi, al posto di girare un comunicato o annunciare le band che suoneranno nel weekend nei locali del territorio, mi è stato chiesto di raccontare la mia esperienza al Risveglio appena conclusa.

Ho 18 anni e sono al V anno di informatica-all’istituto Grassi di Torino, nel tempo libero suono la chitarra e negli ultimi mesi ho scritto e curato comunicati per questo giornale. Nasco completamente esterno al mondo del giornalismo, quindi, seppur per mia scelta, spero capiate bene lo sforzo che mi ci è voluto per adeguare il mio linguaggio tecnico alle esigenze giornalistiche e dei lettori.

La prima volta che ho messo piede al Risveglio le mie aspettative erano basate su come veniva dipinto il direttore del giornale per cui lavora Peter Parker alias Spiderman, invece mi sono ritrovato accolto dal calore della redazione e del direttore Antonello Micali, che pazientemente mi ha avvicinato al giornalismo, rifacendosi a notizie contemporanee, e altre volte analizzando casi storici senza far mancare la doverosa dose di consapevolezza dello strumento che mi veniva fornito: prima di questa esperienza non ero del tutto conscio del potere mediatico di un giornale; ora sono consapevole che deve essere soprattutto un servizio pubblico. Per la gente.

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