E’ arrivata la decisione sul futuro di Casa Chantal. Sanitalia, la cooperativa proprietaria della rsa di Mathi aveva destinato la struttura, oggetto di lavori di ristrutturazione, a centro per accogliere i migranti. Ora, il sindaco Vittorio Rocchietti, ha reso noto che in seguito all’incontro dello scorso 21 maggio con il Prefetto. «Ho inviato al Prefetto, alla Asl compente, ai Vigili del Fuoco e alla cooperativa Sanitalia una comunicazione a riguardo dei motivi ostativi all’ipotesi di trasformare temporaneamente la struttura di casa Chantal in un centro di accoglienza migranti. Questa comunicazione è stata il frutto dell’intenso lavoro dell’ufficio tecnico e dei legali incaricati dall’Amministrazione, che ha visto tutta la maggioranza coesa nel ribadire in modo formale e diretto la posizione di contrarietà alla trasformazione dell’uso della struttura Chantal». L’Amministrazione mathiese ha quindi detto no all’ipotesi di destinare la struttura di via Martiri della Libertà a centro per accogliere i migranti. «I motivi sono noti e discendono da questioni urbanistiche e da 2 convenzioni di PEC stipulate nel 1998 e nel 2002, che conferiscono la destinazione urbanistica di dettaglio dell’immobile come “presidio socio assistenziale ad uso collettivo per persone anziane autosufficienti e non autosufficienti”, non modificabile se non con espresso consenso della Amministrazione. In aggiunta sono state comunicate problematiche inerenti la mancata agibilità dell’immobile, in seguito a nuove richieste di specifiche non ancora completate da parte di Sanitalia stessa.L’utilizzo dell’immobile proposto da Sanitalia soc. coop. come centro per l’accoglienza di migranti si pone quindi in contrasto con l’attuale destinazione urbanistica e non può essere consentito senza un mutamento della stessa. Oltre alle ragioni di stretto diritto, sussistono ragioni di opportunità, che inducono a ritenere non idoneo l’immobile ad essere utilizzato come Centro Straordinario per migranti, riconducibili al luogo di ubicazione nel pieno centro del Paese ed alle potenziali interferenze negative, che potrebbero nascere sulle attività commerciali e sul controllo delle aree di uso pubblico nel paese. Al di là di qualsiasi riferimento al concetto di solidarietà, principio sacrosanto da non calpestare, ci troviamo nel dovere di difendere la funzione di Casa Chantal come attribuita dalla storia. Per questo ci opporremo con tutti i mezzi legali possibili contro una sua diversa destinazione. In ultimo è importante ribadire che la struttura non è mai stata nella proprietà del Comune e che la stessa struttura è stata venduta ad un soggetto privato senza coinvolgere la popolazione, che aveva contribuito con opere e donazioni alla costruzione dell’immobile, ma la decisione è stata comunicata solo a cose fatte. ». La decisione di destinare Casa Chantal a centro per accogliere migranti aveva provocato un’alzata di scudi. In paese, appena la notizia era stata resa pubblica, era stato fondato il comitato “Chantal rsa” capace di raccogliere nel giro di pochi mesi 2.500 firme. Anche la politica regionale si era interessata al caso con l’intervento del consigliere regionale Fabrizio Ricca, attuale capogruppo della Lega a Palazzo Lascaris.
La proprietà voleva destinare la struttura di Mathi a centro per migranti
Casa Chantal, il Comune: «Resterà una rsa»
Il sindaco Rocchietti: «Ci troviamo nel dovere di difendere la funzione di Casa Chantal. Per questo ci opporremo con tutti i mezzi legali possibili contro una sua diversa destinazione»