Gli annunci sono stati dati in contemporanea in tutte le chiese del nostro territorio. Le nomine verranno ufficializzate dalla Diocesi di Torino tra qualche giorno, ma le certezze ci sono: don Andrea Notario lascerà Fiano per andare a Savonera. Dopo aver assunto la guida della parrocchia di Varisella, don Gabriel Scripcaru è il nuovo parroco di Vallo, Monasterolo e Fiano. Don Alessio Toniolo, oltre che a Ciriè e alle molte parrocchie della zona, è il nuovo parroco di Robassomero, mentre don David Duò resta parroco di Cafasse. «Nel Camminare Insieme, arrivano tutti questi cambiamenti», hanno evidenziato i sacerdoti dall’altare, al termine delle mese di domenica. Accanto a loro ci saranno il diacono Domenico Nardella, i sacerdoti don Fabio Volo e don Domenico Busso, «ma soprattutto il grande impegno di tutti e tutte i laici, essenza della Chiesa sinodale del Terzo Millennio », evidenziano i preti.
(Don Claudio Baima Rughet)
Si cambia anche in Canavese: don Claudio Baima Rughet, infatti, lascerà Corio – oltre a Fronte e Rivarossa – e sarà trasferito a Cuorgnè. Insieme a lui andrà via anche don Cristian Pantoja, che guidava le parrocchie di Rocca, Levone e Barbania. Al loro posto arriverà don Martin Augusto Botero Gomez, oggi parroco di San Giuseppe Artigiano a Settimo Torinese e già alla guida della parrocchia di Santa Maria, a Venaria Reale. “Terremoto” anche nel Ciriacese, dove i fratelli don Antonio e don Vincenzo Marino lasceranno rispettivamente Nole (con Villanova) e Mathi: già ufficiale l’arrivo di don Roberto Milanesio, ora a Chieri, che guiderà anche la parrocchia di Grosso con l’aiuto di don Silvio Caretto, che andrà in “pensione” ma resterà a supporto del nuovo parroco. Don Antonio, invece, si trasferirà a Settimo Torinese dove andrà a guidare le parrocchie di San Pietro in Vincoli e di Santa Maria Madre della Chiesa. A Lanzo, invece, dopo 161 anni, si chiude un capitolo che ha attraversato generazioni, accompagnato storie familiari, sostenuto vocazioni, guidato cammini di fede, promosso l’impegno educativo e alimentato la vita sociale del paese. I salesiani, presenza silenziosa ma decisiva, punto di riferimento costante per l’intera comunità, si apprestano a lasciare definitivamente la città. Don Franco Gribaudo e i suoi quattro confratelli si preparano a lasciare la parrocchia, l’oratorio, le aule, i luoghi della catechesi e della formazione che per decenni hanno custodito e animato. Al loro posto arriverà don Stefano Bertoldini, attuale parroco di Santa Maria Madre della Chiesa a Settimo Torinese.
(Don Martin Augusto Botero Gomez)
(Don Antonio Marino)
(Don Vincenzo Marino)
Le notizie delle nuove nomine e dei trasferimenti in Diocesi erano nell’aria da alcuni mesi. Arrivano sempre prima di San Giovanni, patrono della Città di Torino, per diventare efficaci dal 1° settembre di ogni anno. Così dovrebbe essere anche questa volta, con gli attuali preti impegnati nel loro ministero ancora per i prossimi tre mesi. Poi i cambiamenti, i trasferimenti, le accoglienze festose e formali da parte delle comunità. Nessuna parrocchia verrà eliminata, ribadiscono da via Ala di Stura, sede della Diocesi di Torino. Questo anche per motivi di otto per mille e “consistenza” dell’Arcidiocesi di Torino, dopo Milano tra le più grandi d’Italia, con un territorio che va oltre la Provincia di Torino, allargandosi a Cuneo. I cambiamenti nell’Oltre Stura avvengono a pochi mesi dalla morte di don Aldo Bertinetti, parroco di Varisella.
(Don Silvio Caretto)
(Don Andrea Notario)
(Don Gabriel Scripcaru)
I nuovi sacerdoti, in particolare don Gabriel, dovranno decidere dove risiedere e definire con tutti i “colleghi” gli orari delle celebrazioni, le impostazioni collaborative tra paesi e parrocchie, come riorganizzare in forma comunitaria quelli che da tempo non sono più sei distinti campanili. Ha ripreso corpo un impegno degli anni Settanta, quando “una strada per cinque paesi” era strumento culturale ed ecclesiale di collegamento in questo pezzo di Diocesi. Ora sui giovani, sul catechismo, sulla formazione, sulle attività per famiglie, sui corsi e sui ragazzi, le sinergie tra Varisella, Vallo, Fiano, Monasterolo, Cafasse, Robassomero sono notevoli e dovranno allargarsi non solo al Ciriacese, ma anche alle Valli di Lanzo. Uno scambio che era già presente con le “vicarie” negli anni Novanta e poi ridefinito con i distretti nei primi anni Duemila. Potrà crescere con i nuovi assetti e i nuovi nomi. Il percorso riparte.