Alle 23.30 la torre di controllo ha lanciato l’allarme: un aereo in fase di atterraggio si è schiantato, coinvolgendo cinquanta passeggeri. Erano figuranti, ma del tutto reale è stata la macchina dei soccorsi che si è attivata come in una vera emergenza. Per i feriti è stato organizzato il trasporto le ambulanze, mentre i passeggeri illesi hanno ricevuto supporto sul posto dal personale sanitario.
L’esercitazione, coordinata da Sagat e Enac, ha coinvolto tutti gli attori della gestione delle emergenze: 118 Torino di Azienda Zero, il numero unico 112, le organizzazioni di volontariato in ambito sanitario, l’associazione Psicologi per i Popoli, specializzata in psicologia dell’emergenza, e i vigili del fuoco.
Oltre alla simulazione della chiamata al NUE 112, è stata attivata la sala di Coordinamento (COE), incaricata di garantire la corretta circolazione delle informazioni tra i diversi soggetti. Sei ambulanze del 118 e il mezzo sanitario dell’aeroporto hanno gestito il trasporto simulato dei feriti.
«L’obiettivo era testare ogni fase dell’attivazione dei soccorsi, dalla prima segnalazione alla messa in sicurezza delle persone, in un contesto complesso come quello di un incidente aereo. È stata un’esperienza molto positiva, ringrazio tutte le persone e gli enti coinvolti per l’ottima sinergia dimostrata», spiega il direttore del 118 di Torino di Azienda Zero, Roberto Gioachin.
Esercitazioni come questa si svolgono regolarmente e rappresentano un banco di prova fondamentale per testare le procedure e individuare margini di miglioramento nella gestione delle emergenze.