Imboscata e spari a Favria, indagine lampo dei carabinieri e quattro persone arrestate
Il commando che ha teso un agguato ieri sera ad un 63enne e al figlio 29enne ha esploso numerosi colpi d'arma da fuoco
Imboscata e spari a Favria, indagine lampo dei carabinieri e quattro persone arrestate

Un’imboscata, numerosi colpi di arma da fuoco, una persona gravemente ferita ma anche un’indagine lampo dei carabinnieri che risalgono agli autori dell’agguato e li arrestano. È accaduto a Favria Canavese, dove quattro uomini nella tarda serata di ieri, gioveedì 18 settembre, hanno sparato  un 63enne, Giovanni D’Angelo e a suo figlio Giuseppe, 29enne. La sparatoria è avvenuta presso il domicilio delle vittime: alcuni dei colpi esplosi  hanno raggiunto il 63 enne in più parti del corpo; l’uomo, stante la gravità delle lesioni riportate, è stato trasportato in elisoccorso presso un ospedale torinese. All’origine del grave episodioc criminale che molto somiglierebbe ad un regolamento di conti, vi sarebbero probabilmente questioni legati alla droga,

Dopo l’agguato, i responsabili sono fuggiti in auto, ma sono stati rintracciati nel giro di poche ore grazie anche alle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. I  fermati sono Pasquale Cosimo, 54 anni, e Alessandro Colosimo, 29 anni, tutti e due di Rivarolo; Gilberto Cosimo, 35 anni, di Favria; e Andrea Racco, 40 anni, di Rivarolo. Tutti già noti alle forze dell’ordine, sono accusati di tentato omicidio e detenzione abusiva di armi.

Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Ivrea, supportate da assetti specializzati del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Torino e coordinate dalla Procura della Repubblica di Ivrea, hanno permesso di individuare celermente tutti i presunti componenti della banda, sottoponendoli a fermo per “tentato omicidio” e “detenzione abusiva di armi”, con conseguente traduzione presso il carcere di Ivrea.

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