In cerca del cobalto nelle Valli: «Tutelare il territorio dalle multinazionali»
I Cinquestelle chiedono attenzione sull’area di Punta Corna dove sono previsti i carotaggi
In cerca del cobalto nelle Valli: «Tutelare il territorio dalle multinazionali»
Il permesso per le ricerche sarà valido fino al 20 dicembre 2026

La Regione Piemonte ha il dovere di garantire la tutela dei territori montani e la salvaguardia dell’ambiente alpino, anche e soprattutto di fronte agli interessi economici delle multinazionali. «Dopo mesi e mesi di assoluto silenzio da parte delle istituzioni, questa mattina ho sollevato in aula il tema delle attività estrattive nelle Valli di Lanzo di cobalto e altri minerali, già trattato da alcune testate giornalistiche del territorio – ha detto l’assessore Marco Gallo – L’area, nota come “Punta Corna”, si trova a cavallo fra i territori dei comuni di Usseglio, Balme e Lemie».

In aula l’assessore Gallo ha annunciato da parte della società Strategic Minerals Italia Srl l’avvio dei carotaggi per indagare l’eventuale prosecuzione in profondità dei filoni minerari esistenti sulla superficie. Carotaggi – da eseguire con sonde elettriche – che raggiungeranno la profondità massima di 200 metri.

Gallo ha garantito che non saranno eseguiti sbancamenti o scavi del terreno. L’assessore ha inoltre chiarito che il permesso per le ricerche sarà valido fino al 20 dicembre 2026, peraltro in un’area più ampia rispetto a quanto inizialmente previsto.

«Come Movimento 5 Stelle continueremo a tenere alta l’attenzione sul tema  con il totale coinvolgimento dei sindaci e della cittadinanza, onde evitare che le nostre montagne finiscano devastate da scavi e miniere che fanno il bene delle multinazionali, certo, ma non dei territori», il commento del gruppo pentastellato a Palazzo Lascaris.

Argomenti

miniere
A
A
A
ULTIME NOTIZIE