Linea Torino-Ceres: «La Giunta regionale pretenda da Rfi un cronoprogramma certo e adeguati servizi sostitutivi»
Sullo spinoso tema Alberto Avetta (Pd) ha presentato un'Interrogazione a Palazzo Lascaris
Linea Torino-Ceres: «La Giunta regionale pretenda da Rfi un cronoprogramma certo e adeguati servizi sostitutivi»
Disagi per pendolari, studenti e turismo dela neve: sindaci preoccupati

La linea ferroviaria Torino Ceres è nuovamente al centro delle polemiche. Nonostante le rassicurazioni date in precedenza, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha annunciato una nuova fase di interruzioni del servizio, scatenando la dura reazione del consigliere regionale del Partito Democratico, Alberto Avetta.

L’esponente del PD ha presentato un’Interrogazione a Palazzo Lascaris, chiedendo alla Giunta Cirio di intervenire con forza: «La Giunta Cirio deve pretendere da RFI un cronoprogramma lavori definitivo e la garanzia di un adeguato servizio sostitutivo di bus».

Dalle promesse estive ai nuovi stop (2026)

Avetta denuncia il voltafaccia di RFI, ricordando che in occasione della precedente sospensione estiva — avvenuta tra giugno e settembre 2025 per consentire lavori cruciali di ammodernamento — era stato garantito che non ci sarebbero state ulteriori interruzioni.

Invece, per rispettare la scadenza di giugno 2026 imposta dai fondi del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), RFI ha annunciato un nuovo blocco che si articola in diverse fasi: 24 gennaio – 3 febbraio 2026 – Chiusura della tratta Torino Rebaudengo – Germagnano. 4 – 22 febbraio 2026 – Chiusura della tratta Torino Aeroporto – Germagnano.

Queste interruzioni si sommano ad alcune chiusure già programmate nei weekend (come 10-11 gennaio e 21-22 marzo 2026).

Disagi per pendolari, studenti e turismo della neve

La scelta del periodo ha sollevato forti proteste da parte dei sindaci e dei comitati di pendolari e studenti. Avetta sottolinea come il fermo si collochi in un momento «solitamente intenso per il turismo internazionale della neve», un fatto che rischia di arrecare un danno economico non indifferente alle Valli di Lanzo.

I primi cittadini hanno espresso sorpresa per la nuova chiusura, evidenziando i disagi sui trasporti scolastici e lavorativi e contestando l’impossibilità, comunicata da RFI, di spostare i lavori durante la pausa natalizia.

Gli interventi Pnrr: il piano per il 2026

I lavori in corso sulla linea Torino-Ceres, fondamentali per il suo pieno inserimento nel Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM), sono finalizzati ad aumentare la sicurezza e l’efficienza. Tra gli obiettivi chiave del Pnrr, che prevedono una riapertura completa (fino a Ceres) nel settembre 2026, figurano: L’eliminazione dei passaggi a livello nel tratto Germagnano-Ceres. L’adeguamento tecnologico e l’attivazione di nuove strutture (ascensori e scale mobili) presso stazioni strategiche come Torino Aeroporto Caselle e Venaria Reale Reggia.

«In caso contrario – conclude Avetta – dovremo concludere che la linea Torino-Ceres non è considerata strategica per il Ciriacese, per le Valli di Lanzo e per il collegamento tra Torino e il suo aeroporto. E che ai pendolari come agli amministratori locali si possono fare promesse che sono puntualmente smentite dai fatti».

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