Un chirurgo plastico canavesano dietro il progetto dell’Elefantino “anti ustioni”
Presentato al Sermig Cute Project che dal 2012 con medici, infermieri e volontari opera, cura pazienti e forma operatori in Africa
Un chirurgo plastico canavesano dietro il progetto dell’Elefantino “anti ustioni”
Cuty Firephants il protagonista di un libro per sensibilizzare sul tema dellepersone sfigurate con la campagna “La plastica è per tutti”

È il simpatico elefantino Cuty Firephants il protagonista di un libro per sensibilizzare sul tema delle ustioni che è stato presentato al Cute Day 2020 al Sermig di Torino. Promotore dell’iniziativa è il rivarolese Daniele Bollero, medico specialista in chirurgia plastica al Cto nonchè presidente di Cute Project, associzione no profit che dal 2012 con medici, infermieri e volontari opera, cura pazienti e forma operatori in Africa oltre ad occuparsi di prevenzione nelle scuole per evitare incidenti ed ustioni e del il progetto “La plastica è per tutti”, realizzato anch’esso all’Arsenale della pace del Sermig, nel poliambulatorio Giovanni Paolo II.

“È stato un piacere ed un privilegio – ha raccontato il consigliere regionale Andrea Cane, Vice presidente della Commissione Sanità, che ha rappresentato la Regione domenica – partecipare alla presentazione del libro di Cuty Firephants. Sono un volontario anche io, la presentazione dell’attività di Cute mi ha letteralmente aperto il cuore: le foto dei pazienti curati, gli staff formati nei loro soggiorni e i bambini festanti usciti dal laboratorio con i loro camici verdi non possono lasciare indifferenti e sicuramente il concetto di “aiutare le persone a casa loro” penso sia un obiettivo e un concetto non solo leghista, ma di tutte le persone di buonsenso che pensano ad un mondo dove le persone non debbano scappare o essere svantaggiate solo perchè nate in stati più poveri come quelli Africani. Essere curati o poter curare i propri concittadini nel proprio paese d’origine penso sia un diritto universale senza nessun tipo di confine: ben vengano quindi progetti che esportino, non solo aiuti, ma anche progresso e formazione scientifica! A fronte di ciò ribadisco infine il mio impegno in prima linea affinchè la Regione continui a sostenere i bandi che permettono ai nostri medici di affrontare questi impegni di volontariato con forme di aspettativa retribuita”.

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