Natale, tempo di presepi… per i cantoiresi in particolare, in occasione della terza edizione del concorso “Presepi sotto la stella”, realizzato dai frazionisti delle varie cappelle disseminate per il paese. Dopo l’inaugurazione di domenica 18 dicembre e la fiaccolata della pace prima della messa di mezzanotte – con un bel presepe vivente in piazza della chiesa, protagonista l’ultimo nato, Marco Chiabodo – a Santo Stefano c’è stato il pienone di curiosi, valligiani e villeggianti, che hanno fatto la spola sull’imbrunire ad ammirare l’originalità, la pazienza e l’abilità di tanti uomini e donne di buona volontà creatori dei presepi, uno diverso dall’altro.
Si andava dalla Sacra Famiglia in bambole di pezza della Santissima Trinità a Case Goffo al racconto biblico della Genesi alla Madonna dei Campi, con tanto di melo vero; e poi dal mondo del lavoro tradizionale, fatto di fatica ma anche di gioia e umiltà, inscenato nel presepe dei Santi Quirico e Giulita in frazione Centro, alla Natività tricolore della cappella dell’Annunziata a Boschietto, in cui i colori del 150enario sono diventati simboli del cristianesimo; e ancora altre preziose rivisitazioni nella cappella dell’asilo a Villa Teppa, in borgata Losa, nella cappella della chiesa parrocchiale e a San Giovanni in frazione Ru inferiore.
In ogni cappella alcuni rappresentanti della frazione spiegavano la loro scelta, offrivano ristoro ai visitatori e timbravano l’apposita scheda che ne indicava il passaggio, da conservare in vista dell’estrazione a premi di sabato 7 gennaio alle 21.
Ma non basta: per chi risale le vie di Cantoira nelle vacanze ci sono altri presepi illuminati all’esterno delle cappelle di San Matteo a Case Colombo e di San Grato a Lities; è inoltre visitabile il celebre presepe meccanico di Cichìn Berta a Vrù, senza contare i presepi allestiti all’esterno delle case private che già tanti curiosi con fotocamere accese hanno richiamato in questi giorni di festa.
L’apertura delle cappelle, dalle 16 alle 18, si farà ancora a Capodanno e all’Epifania.