I venti della crisi soffiano nuovamente su Volpiano. Ad essere interessata, questa volta, è la Sbs di via Cravero: un’azienda che occupa, anzi occupava si può dire, diciassette dipendenti nel settore della produzione di flaconi in plastica per liquidi. Mercoledì pomeriggio si è tenuto un incontro alla presenza delle organizzazioni sindacali: un prossimo appuntamento, per cercare di capire i destini dello stabilimento, è fissato per il prossimo 2 gennaio: «La situazione è piuttosto complessa – spiega Giulia Gigante, della Femca Cisl – Si parte da una situazione di cassa integrazione straordinaria, destinata a scadere il prossimo luglio. In questa vicenda si è andata ad incastrare la decisione presa dal socio di maggioranza, e formalizzata attraverso un notaio, di liquidare la società. Il prossimo incontro servirà proprio a fare chiarezza su questa situazione». Una situazione su cui pesa anche una situazione debitoria non indifferente.
Intanto, poco lontano, alla Isap, i lavoratori hanno trascorso un Natale all’insegna dell’amarezza. Martedì mattina c’è stata la firma per la mobilità di alcuni dei dipendenti, ma per gli altri il futuro è ancora incerto. E, soprattutto, non si capisce ancora quando i lavoratori potranno ricevere quanto loro dovuto.
Ad aggiungere amarezza all’amarezza, la scoperta del fatto che alcuni degli ordini, in essere o arrivati negli ultimi tempi, sono stati dirottati ad altre realtà produttive. Un Natale povero di soddisfazioni, per loro, ma ricco di solidarietà. Mercoledì mattina i lavoratori hanno ricevuto la visita di una delegazione dell’Amministrazione comunale, guidata dal presidente Francesco Goia. Scopo della visita, così com’era stato stabilito nel corso dell’ultimo Consiglio, consegnare un attestato della vicinanza delle istituzioni a questi lavoratori: all’unanimità, infatti, era stato deciso di dare un segno concreto a tangibile, girando il gettone di presenza di quella seduta, con una integrazione da parte della Giunta, ai dipendenti. «Questa era stata la nostra prima decisione – spiega Goia – Poi abbiamo fatto un passo un più: ogni consigliere, infatti, ha rinunciato al gettone di presenza per tutto il 2012, anticipando la somma e devolvendola ai dipendenti Isap».
Quello dell’Amministrazione non è stato l’unico atto concreto: «Volpiano ci è stata molto vicina in questi momenti così difficili – dicono i lavoratori – Due aziende, una di Volpiano e una di Leinì, ci hanno portato i panettoni. I colleghi della Comital hanno raccolta una somma ce l’hanno fata avere. Una seconda azienda, in questa zona, grazie ad un cavo volante ci ha permesso un collegamento all’energia elettrica, per poterci almeno scaldare. E anche i militari dell’Arma ci hanno fatto sentire, concretamente, la loro vicinanza. A tutti loro va il nostro grazie più sincero».
E tra i tanti che hanno fatto la loro parte per i lavoratori Isap, una nota particolare va ai nomadi che vivono nell’insediamento situato in prossimità del casello dell’autostrada. Anche loro hanno voluto fare la loro parte. Anche loro hanno portato la loro solidarietà e il loro affetto ai lavoratori. Donando la legna necessaria ad alimentare la stufa con la quale questi uomini, da settimane, combattono contro il freddo.
Il triste Natale di Volpiano