Il momento tanto atteso da tutti i consumatori è arrivato. Sono apparse questa mattina sulle vetrine di tutti i negozi in città, insegne colorate recanti percentuali che oscillano dal 20 al 70 per cento. È l’inizio della magia dei saldi, quest’anno inseriti nella cornice di una crisi economica spiacevole per le vendite pre-festive, ma di speranzosa rinascita grazie agli sconti che da oggi verranno applicati su tutta la merce invernale.
Ma cosa ne pensano i commercianti della Reale? «Abbiamo operato un’indagine sul panorama torinese e della Provincia – afferma Alberto Alberetto, presidente della Confesercenti – e possiamo affermare che in generale le vendite di Natale hanno subito un ribasso rispetto agli anni scorsi, con percentuali dal 25 al 40 per cento. Non tutti i settori sono stati colpiti egualmente, poiché si registra una buona tenuta sull’hi-tech e l’informatica e un calo nell’abbigliamento. Resiste invece il settore alimentare, probabilmente sostenuto dalla decisione dei consumatori di festeggiare in casa il Natale e il Capodanno, tendenza anche dimostrata dal ribasso venariese del settore ristorazione, con flessioni che oscillano dal 5 al 15 per cento». Un generico clima di austerità per le vie e nei discorsi appena fuori dalle vetrine, è stato percepito da tutti, quest’anno, commercianti e non. «Il Natale di quest’anno è stato tranquillo – afferma Paola Pagliero, presidente dell’associazione commercianti di viale Buridani – anche se le vendite non sono calate di certo per numero, ma sulla singola battuta. Non si compra più l’articolo di qualità, il più costoso, ma si cerca di risparmiare dimezzando o diminuendo la spesa sul regalo singolo. Un processo che sacrifica notevolmente anche il made in Italy e vede una tendenza più spostata sul mantenimento della quantità e non di certo su quello della qualità».
Un’atmosfera di calo generico, come afferma anche Benedetta Salvador, presidente dell’Ascom: «Il piccolo negozio di alimentari e il settore abbigliamento sono i settori più colpiti, in uno scenario comunque negativo per tutti. Attendiamo ora i saldi, anche se questa vicinanza di sconto al periodo natalizio falserà il mercato e non risulterà conveniente per i commercianti!. Non è dello stesso avviso Stefano Martorana, proprietario di Marti’s pelletteria e calzature di via Mensa, che così commenta le vendite natalizie e le prospettive per questi saldi inverno 2012: «Abbiamo lavorato bene quest’inverno e nel corso di tutto l’anno – afferma – forti di una clientela fidelizzata e di prodotti di marca e qualità, venduti strategicamente al cliente di fiducia con un 10% di sconto, mai applicato sul prezzo di cartellino nei grandi magazzini che ci fanno concorrenza. Attendiamo adesso i saldi per chiudere il cerchio delle vendite con i “clienti dei saldi”, anche se il clima poco freddo di quest’anno e la vicinanza del saldo con il periodo natalizio non giocano a nostro favore».
Una nota di positività giunge infine da Mauro Minetti, presidente dell’associazione commercianti di corso Garibaldi: «Era scontato che quest’anno le vendite fossero in calo – conclude – non c’è da stupirsi. Tuttavia siamo speranzosi per i saldi, che piazzati strategicamente durante i tre ultimi giorni di festa, consentiranno alle famiglie di dedicarsi maggiormente e con più calma allo shopping».
11 Gen 2012
Parte la rincorsa ai saldi