Quanto sono litigiosi i Ciriacesi? Per ottenere una risposta si possono considerare le spese affrontate dal Comune per fronteggiare le cause legali intentate dai nostri concittadini contro l’amministrazione. Il bilancio municipale dedica una voce apposita a questo genere di uscite. Ciriè, nel 2011, ha speso 29mila euro (che comprendono anche i costi per consulenze legali) per difendersi nei tribunali, ordinari o amministrativi. Quei fondi hanno coperto le dieci cause pendenti del Comune e gli uffici prevedono che per il 2012 servirà un ammontare simile a quello dell’anno precedente.
«Il Comune impegna ogni anno una cifra attorno ai 30mila euro per le spese legali, anche se è difficile prevedere quale sarà il reale bisogno – spiega Enrico Iannone, assessore al Bilancio – quei fondi possono essere aumentati se le esigenze lo richiedono». Tra i costi che sostiene l’Amministrazione, ci sono anche quelli per la stipula di un’assicurazione: serve per coprire le eventuali richieste di danni avanzate dai cittadini che intendono ricorrere ai tribunali per far valere i propri diritti.
Nella classifica dei processi legali a carico del Comune che si presentano con maggior frequenza, ai primi posti si trovano quelli nel campo dell’edilizia, seguiti dalle cause lavorative. Nelle posizioni di rincalzo, un lungo elenco di procedimenti indetti a seguito di incidenti stradali: classici esempi della giurisprudenza municipale sono i danni dovuti alle buche dell’asfalto, oppure le scivolate sulle strade coperte dal ghiaccio. Tutte buone occasioni per correre da un avvocato, contusioni permettendo.
Non sempre le querele dei cittadini sono ragionevoli e in tal caso non durano a lungo. Quando, invece, la citazione avanza nel tortuoso percorso tra avvocati e tribunali, può trascinarsi molto più a lungo: «Il problema – rileva Iannone – è che una causa può durare anche diversi anni prima di arrivare a una sentenza definitiva. Il Comune, però, è esposto perché deve anticipare le spese legali».