Possibili ampliamenti, diffide da parte della Provincia, polemiche a non finire. Il 2012 della Cidiu non è iniziato sotto i migliori auspici. I primi giorni del nuovo anno, infatti, non sono stati dei più semplici per la società che si occupa della gestione della raccolta rifiuti nella cintura ovest di Torino – e più precisamente per i Comuni di Alpignano, Buttigliera Alta, Coazze, Collegno, Druento, Giaveno, Grugliasco, Pianezza, Reano, Rivoli, Rosta, Sangano, San Gillio, Trana, Valgioie, Villarbasse e l’ultima arrivata Venaria Reale – per una popolazione di circa 260mila residenti.
La nuova grana da risolvere è quella a seguito della diffida presentata nei giorni scorsi dalla Provincia in merito alla qualità del compost prodotto dalla società Punto Ambiente, ramo aziendale di Cidiu, presente sul territorio di Druento. I fatti si riferiscono al 2010, quando l’Arpa aveva effettuato dei campionamenti su alcuni lotti di ammendante compost finito, ovvero già pronto per essere venduto, tra l’agosto e il settembre di due anni fa. Le analisi hanno evidenziato la non conformità ai requisiti previsti dal decreto legislativo per i compost, ed in particolare relativamente al parametro “materiali plastici, vetro e metallo”. Secondo la legge, infatti, questi materiali possono essere presenti nel compost superiore al consentito, nonostante la Cidiu nella sua prima relazione affermi l’esatto contrario. La Provincia, oltre alla diffida, ha anche esortato la società ad eliminare quelle partite di compost fuori regola. La Cidiu, però, minimizza: «I campioni analizzati erano due e soltanto in un campione è stata riscontrata questo materiale estraneo. Si tratta di eccedenza di un grammo e mezzo di vetro sui limiti di legge rapportato a un chilo di campione – prosegue l’azienda – ovvero un frammento inferiore a due o tre millimetri». Il materiale comunque non è uscito dall’impianto di compostaggio e nei prossimi dieci giorni la Cdiu provvederà a vagliare di nuovo il compost «per eliminare questo frammento». Una risposta che ha mandato su tutte le furie la Lega Nord, attraverso il consiglieri Giovanni Corda ed Alessandro Albano: «Quest’estate siamo andati a compiere una perlustrazione in quell’area e per vedere di persona il modus operandi della gestione dei rifiuti. Già allora avevamo potuto constatare come le tecniche utilizzate ad esempio per l’eliminazione degli odori fossero obsolete. La Lega Nord continuerà a vigilare su Cassagna e su quest’ultima questione chiederemo conto all’Ente di spiegarci dettagliatamente il caso». Gli fa eco anche Giorgio Chino, segretario del Carroccio per Druento e San Gillio: «Come al solito, il Cidiu ha un problema. Dopo le polemiche per le puzze, che permangono, ora quelle sull’impianto di compostaggio. I rappresentanti della società non possono minimizzare. Visto che gli accertamenti riguardano il 2010, mi chiedo cos’abbiano venduto in questi mesi, poiché l’iter per la creazione del compost è sempre la stessa».
Intanto, nel frattempo, durante l’ultimo consiglio provinciale è emersa, attraverso le parole dell’assessore all’Ambiente, Roberto Ronco, l’intenzione di Cidiu di ampliare Punto Ambiente. «Non si tratta di un raddoppio della struttura, ma di un semplice ampliamento – spiega Ronco ai consiglieri presenti in aula – voluto dall’azienda e che la Provincia non intende bocciare». E sempre da Palazzo Cisterna, il Pd, attraverso i consiglieri Angela Massaglia e Giuseppe Sammartano, ha presentato un’interrogazione sul Cidiu sulla qualità dei rifiuti e sulla destinazione dei rifiuti torinesi nei prossimi mesi.
26 Gen 2012
Cidiu, il compost nel mirino