Una serata al di sopra delle aspettativa, quella organizzata dall’associazione “Diritto al futuro”, giovedì 19 gennaio al centro Iqbal Masih. Tema dell’incontro, organizzato in collaborazione con il Movimento 5 Stelle, la questione delle isole ecologiche.
Analizzando le esperienza di altre città, Pier Claudio Cavallari, responsabile dell’associazione “Rifiuti pro natura” di Torino, e Gianfranco Drogo, portavoce del comitato ambientalista rifiuti in Piemonte, ha spiegato le ragioni per opporsi al progetto dell’Amministrazione comunale di costruire alcune isole ecologiche interrate in città. «Tutte le realtà che hanno sperimentato questa modalità poi sono tornate indietro anche perché, con le isole interrate, i livelli di differenziata diminuiscono inesorabilmente», spiega Alessandro Iacovino del Movimento 5 Stelle.
Per quanto riguarda la questione del Cip6, sono state raccolte circa 25 adesioni per la vertenza legale che chiede la restituzione della parte di importo che i contribuenti pagano all’interno della bolletta elettrica destinata ad impianti di incenerimento di scarti di raffineria, lavorazioni industriali, plastica o altre sostanze inquinanti e per cui l’Italia è stata recentemente condannata dall’Unione Europea. In caso di vittoria, ogni contribuente potrebbe vedersi restituiti tra i 150 ed i 200 euro, e se ad esempio il Comune decidesse di appoggiare l’iniziativa, come chiesto da Franco Izzo, consigliere di Sinistra e Libertà, al Consiglio comunale, «La città potrebbe ricevere un rimborso di 300mila euro» conclude Iacovino.
Il Movimento 5 Stelle si oppone alla realizzazione dell’inceneritore