Ci sarà un unico cartellone, quest’anno, per celebrare la Giornata della Memoria e quella del Ricordo. Un unico programma, un unico manifesto. Una scelta non dettata dalla volontà di fare economia sulle pubblicazioni, ma voluta fortemente dall’Amministrazione comunale.
«Queste due giornate vogliono ricordare due momenti estremamente tragici della storia del nostro Paese – spiega il sindaco, Emanuele De Zuanne – vale a dire il dramma dei lager e quello delle foibe. Due tragedie che, spesso, parti politiche opposte hanno sventolato come bandiere, facendo correre il rischio di dimenticare qual era il significato più profondo e più vero del giorno della Memoria e di quello del Ricordo. Abbiamo pensato di unirle in un unico programma perché, in un momento come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da tensioni sociali e fenomeni di intolleranza, non era certo il caso di alimentare ulteriormente le contrapposizioni. La cosa importante è quella di ricordare, conoscere, trasmettere alle giovani generazioni il messaggio che ci è stato lasciato da quegli eventi affinché fenomeni di questo tipo non abbiano più a ripetersi. Ed è quello che, nel nostro piccolo, proveremo a fare con queste iniziative».
Il programma, dunque, prevede per domani, venerdì 27, a partire dalle 9,15, un momento di riflessione curato dai ragazzi della scuola secondaria “Dante Alighieri” in piazza Vittorio Emanuele. In serata lo spettacolo “Memoria che resiste”, proposto dall’associazione Toto. Si inizia alle 21, alla polivalente. Venerdì 10 febbraio, ancora l’associazione Toto ritornerà alla polivalente per presentare la serata di letture “Zara era italiana”, dedicato alla tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Martedì 14 sarà la volta della lezione tenuta da Franco Debenedetti Teglio, rivolta ai ragazzi della “Dante Alighieri” e incentrata sul tema dei bambini ebrei e le persecuzioni razziali. Dal 16 al 29 febbraio, inoltre, la sala riunioni di via Botta ospiterà la mostra, sempre curata da Franco Debenedetti Teglio ma con la collaborazione del Gruppo Donne, intitolata “1938: lo Stato italiano emana le leggi razziali”. Un’esposizione che racconterà le storie documentate di alcune famiglie ebraiche nel periodo dal 1938 al 1945, sollecitando la riflessione sugli effetti devastanti che le leggi ebbero sulla maggioranza delle famiglie ebraiche.
Lager e foibe: un unico dramma