«L’oratorio è necessario? La risposta la diano le famiglie che hanno i figli minorenni. Io sono sicuro che è una iniziativa molto importante, soprattutto se potessimo gestirlo ancor meglio e se potessimo risolvere al più presto i problemi logistici». Sono queste le parole che il parroco don Pier Giorgio Serra scrive sul proprio sito (www.parrocchiegivolettolacassa.it) a proposito della parrocchia, da mesi al centro delle polemiche.
Da tempo sono in corso alcuni lavori di ristrutturazione per migliorare ancor più l’area, ad oggi dotata di un ampio spazio verde, giochi, due campetti per le attività sportive, dal calcio a cinque al beach volley. Uno di questi, però – quello posto più in alto – ha bisogno invece di manutenzione straordinaria molto importante. «I lavori di adeguamento che intendo fare – spiega il parroco sul proprio sito internet – con i permessi della sovraintendenza ai beni architettonici e quelli del Comune già ottenuti, sono tanti». A partire dalla messa in sicurezza con una manutenzione straordinaria su recinzioni, pali, strutture sportive, gradini, canali di gronda e impianto elettrico. Poi sarà l’ora della creazione di due piattaforme, l’abbattimento delle barriere architettoniche, il collegamento con il parcheggio di via Pertini, l’ampliamento della tettoia ed altri importanti migliore, tra cui quelle al cortile. «Ma per farli c’è bisogno di soldi – afferma il parroco – e questi, spero, possano arrivare dai cittadini, dalle famiglie dei ragazzi che frequentano l’oratorio e da altri benefattori. Anche i prestiti sono ben accetti e la parrocchia restituirà la cifra già nei prossimi anni».
Le offerte sono deducibili dalla dichiarazione dei redditi, fino ad un importo massimo di duemila euro, dietro rilascio di apposita ricevuta da parte della parrocchia. «Le famiglie che faranno una buona offerta – conclude don Serra – potranno usufruire per i prossimi cinque anni di sconti nell’uso privato della tettoia e nelle iscrizioni ai prossimi Estate Ragazzi».
02 Feb 2012
L’oratorio cade a pezzi: «C’è bisogno dell’aiuto di tutti»