Genitori, preside e sindaco si sono incontrati venerdì pomeriggio a scuola, per fare chiarezza sull’incidente che ha provocato, lunedì 23 gennaio, il parziale crollo di alcune controsoffittature delle aule della scuola elementare.
«Ciò che è accaduto è inqualificabile» ha esordito il sindaco Guglielmo Filippini, che ha raccontato i dettagli riguardanti gli ultimi controlli della struttura, partiti a febbraio 2010, dalla Regione e ultimati a ottobre, con quel certificato di agibilità e sicurezza rilasciato da un ingegnere professionista e di cui tutti, naturalmente, si sono fidati. Mentre parlava, spiegando le modalità con le quali si sta affrontando l’emergenza, Guglielmo Filippini ha pianto, davanti agli occhi freddi dei genitori: «Sono emozionato, perché ho trovato con la scuola un rapporto di stupenda collaborazione. Di questo paese io ne sono orgoglioso». «Ci siamo dati da fare subito perché il trasferimento delle classi fosse istantaneo – ha incalzato la preside, Adriana Veiluva – e vi assicuro che tra i bambini il clima è sereno».
La giunta comunale, già martedì 24, ha stanziato i primi 60mila euro per i primi interventi di riparazione, che sono cominciati tempestivamente e che sono proseguiti lunedì, a scuole chiuse per via delle abbondanti nevicate. La soluzione temporanea consiste nel fissare alle travi di sostegno del soffitto delle particolari reti protettive, per evitare ulteriori cedimenti. Il che, da quanto emerso nella riunione, non basterebbe a rassicurare i genitori che vorrebbero lasciare che i bambini ospiti della scuola media fino alla fine dei lavori strutturali, che verranno effettuati soltanto in estate. Hanno chiesto inoltre che, oltre al parere dei professionisti interpellati dal Comune, potesse partecipare ai sopralluoghi anche il padre di uno degli scolari, che lavora in questo settore con competenza, per un’ulteriore accertamento. Richiesta, quest’ultima, non negata dal sindaco e dai suoi collaboratori presenti alla riunione.
Il clima di sfiducia che si è creato attorno all’Amministrazione Filippini è stato proprio innescato da quel certificato di metà ottobre, che ora non sembra altro che “carta straccia”, come ha sostenuto Rori Sforza, membro del consiglio d’istituto e leader di Fiano si Muove, all’opposizione. Il gruppo, unitamente a quello di Luca Casale, anch’esso in minoranza, ha chiesto formalmente che «non appena finiti i lavori di consolidamento venga emesso un certificato di collaudo e che le prove di staticità vengano eseguite con le più moderne apparecchiature a disposizione e in particolare con strumentazioni che diano prove oggettive e non sopralluoghi che generino pareri opinabili. Chiederemo inoltre che all’esito i risultati siano posti a disposizione di chi voglia prenderne visione. In questa vicenda ci sono certamente alcuni aspetti da chiarire, ma ora è il tempo di affrontare e risolvere rapidamente questa grana e non mancherà tempo per ricostruire cosa non ha funzionato».
Intanto, questa settimana, le classi prime e terze sono tornate nella sede della scuola primaria, la prossima rientrerà anche la quarta A e poi, via via, le restanti classi.
Crollo di calcinacci, genitori in rivolta Stanziati 60mila euro per l’emergenza