Raccolta differenziata dei rifiuti, un dovere ecologico che pare difficile da accettare, almeno per alcuni. A Ciriè, ormai da qualche anno, è in vigore il sistema ‘porta a porta’: i bidoni sono stati eliminati dal suolo pubblico e ai cittadini è richiesto il piccolo sforzo di portare in strada i bidoni o i sacchi dei rifiuti nei giorni stabiliti dal Cisa, consorzio intercomunale di servizi per l’ambiente. Da qui, vengono ritirati dai mezzi della ditta appaltatrice del servizio. Semplice e lineare: eppure sono ancora molti i ciriacesi incapaci di rispettare le regole del ‘porta a porta’.
In tutta la città si segnalano diversi casi, alcuni dei quali conducono il vicinato a uno stato di esasperazione, come avvenuto in via Vigna, dove sono comparsi avvisi e cartelli. «Il messaggio è chiaro – spiega una giovane madre di due figli piccoli che abita qui – la situazione è diventata insostenibile. A volte l’area dei rifiuti è così piena di sacchetti che è impossibile arrivare ai bidoni dietro». L’irregolarità dell’isola ecologica, poi, è un incentivo anche per altri a non rispettare le regole: «È anche capitato di vedere auto accostarsi e lasciare qui la loro immondizia», conclude la signora.
Che la situazione non sia più tollerabile è anche il parere del Cisa che, per bocca del presidente Nadia Betti, fa sapere che presto arriveranno sanzioni a colpire gli indisciplinati: in caso di condomini con più famiglie, ne pagheranno le conseguenze tutti, a meno che il responsabile non venga colto sul fatto. «Per contrastare i ‘ribelli della differenziata’ non bastano più i nostri solleciti e le parole», spiega la Betti, anticipando il giro di vite.
A infastidire i residenti, tuttavia, non è solo la presenza di sacchetti di immondizia per giorni e giorni nelle strade: la signora Amelia, residente poco distante, lamenta che molte persone conferiscono la plastica senza accartocciare le bottiglie o i flaconi. «Così buste relativamente vuote diventano molto ingombranti». Secondo un amministratore di condomino, Vincenzo D’Auria, il problema si può ridurre al senso civico dei cittadini: «Non vedo insofferenza a questo tipo di raccolta dei rifiuti – spiega – ma indifferenza. Per esempio, la plastica può essere custodita in garage o sul balcone e portata in strada il giorno prima del passaggio dei mezzi senza grossi disagi, ma per alcuni pare impossibile da applicare».
Il calendario della raccolte diramato da Cisa in ottobre, provvisorio, può aver avuto qualche responsabilità sul non corretto conferimento dei rifiuti (il ritiro della plastica è passato da settimanale a quindicinale) : ma a vari mesi dal suo varo, dovrebbe essere diventata prassi comune rispettare le date di passaggio degli operatori ecologici. «Non tutti i cittadini hanno ricevuto lo scadenzario di ottobre, io compreso – segnala D’Auria – ora attendiamo da Cisa quello definitivo, sperando che non si verifichino più casi di maleducazioni come quello di via Vigna».
Differenziata: per chi sbaglia arrivano le multe