«Sono solo invenzioni pre elettorali. Ho troppo rispetto per i leinicesi anche solo per immaginare un’ipotesi di questo genere». Il primo cittadino di Caselle Giuseppe Marsaglia (nella foto) sgombera il campo da quella che parrebbe essere un’alchimia di fantapolitica: lui non sarà il candidato sindaco del Partito Democratico. «È probabile – aggiunge – che tra le ipotesi possa essere stata vagliata anche la mia disponibilità, ma mai nessuno mi ha contattato. Si sa che nella fase del toto sindaco si scandaglino tutte le ipotesi possibili. Ma sono di Caselle, ho effettuato la mia esperienza amministrativa nella città in cui abito e che conosco. Ritengo che Leinì abbia tutte le potenzialità per esprimere candidati autorevoli senza dover andare a cercarne altri».
La voce di una sua possibile discesa in campo circolava da giorni. E le voci si erano fatte sempre più insistenti soprattutto nelle ultime ore. Da quando, cioè, anche Leinì sarebbe stata inserita nell’elenco delle città che dovrebbero andare al voto a maggio. Il condizionale sarebbe d’obbligo visto che l’ostacolo per giungere alle urne, già in primavera, sarebbe rappresentato dal verbale sull’ipotesi di “condizionamento mafioso” che la Commissione d’accesso agli atti depositerà ai primi di febbraio. Altra incognita è rappresentata dal sistema elettorale con il quale Leinì andrà il voto. Determinante sarà la pubblicazione dei risultati del Censimento. Se sarà conclamata la presenza di più di 15mila abitanti, anche Leinì potrà andare con il sistema del doppio turno con l’ipotesi del ballottaggio. In un modo o nell’altro, almeno una certezza c’è: anche se con molta cautela, la diplomazia politica è al lavoro.
Il reclutamento di candidati e la caccia al sindaco ideale è già partita. Chi più chi meno, da sinistra a destra, sono tutti al lavoro sottotraccia. Nessuno, infatti, vuole scoprire troppo presto le proprie carte anche se le voci si rincorrono così come quella del sindaco di Caselle Marsaglia.
«La sezione locale del Pd si sta mettendo al lavoro – spiega il portavoce Gianfranco Brugiafreddo – per la creazione di una grande coalizione che sia in grado di offrire alla città le risposte più urgenti ai bisogni del paese. Stiamo costruendo un gruppo senza alcuna preclusione. Gli unici ad essere esclusi dal partecipare a questo gruppo di lavoro sono, ovviamente, i consiglieri uscenti della Lista Coral. La scorsa settimana ci siamo incontrati come parte integrante della coalizione Uniti per Leinì. Sia i sette consiglieri uscenti sia i candidati della lista non eletti, hanno tutti espresso la loro intenzione a proseguire il loro impegno nell’attività politica. Del resto sarebbe stato un peccato perdere dei componenti che hanno sostenuto quest’esperienza di opposizione. Il nostro obiettivo, inutile nasconderlo, è quello di creare un gruppo vincente che vinca le elezioni e governi la città. Ritengo difficile, se non impossibile, che il Pd possa percorrere la strada di appoggiare la candidatura di un esponente di un’altra cittadina. Scelta che avrebbe una visione miope. Vorrebbe dire un ulteriore distacco dei cittadini dalla politica. Impostazione che non abbiamo alcuna intenzione d’avallare. La segreteria provinciale ha già espresso il massimo sostegno a tutte le decisioni che il direttivo leinicese prenderà, in assoluta autonomia. Noi rimaniamo dell’idea, giusto per sciogliere, in merito, qualsiasi dubbio, che Leinì è dei leinicesi e tale deve rimanere».
«Fino a quando non ci sarà la certezza della data delle elezioni, è difficile prevedere chi, come e quante liste concorreranno alla competizione elettorale – dice Gabriella Leone, ex capogruppo consiliare di Uniti per Leinì – Come coalizione ci siamo ritrovati e stiamo valutando quali passi effettuare. Alle spalle abbiamo un’esperienza importante che ha visto il coinvolgimento non soltanto dei sette esponenti che sono entrati in Consiglio ma di tutti i componenti della lista. Esperienza che metteremo a disposizione dei leinicesi. Quali saranno, poi, i ruoli di ciascuno, saranno valutati insieme. Il nostro è un gruppo coeso che vuole proseguire a lavorare insieme e a offrire, ai cittadini, della progettualità sostenibile. Valutazioni, però, che faremo a momento debito, così come il mio impegno quale candidato a sindaco. Impegno importante che dovrà essere deciso con tutti coloro che fanno parte della coalizione».
Se il Pd e Uniti per Leinì sono già sulla strada di un gruppo strutturato, chi è ancora una cantiere aperto è la Nuova Leinì lanciata dall’ex-assessore Silvano Riva, dall’attuale presidente dell’Istituzione Alberto Guglielmini e da Alex Volpicella. «Abbiamo già richiesto al Commissario di avere a disposizione la sala consiliare per il 2 febbraio – precisa Riva – In quell’occasione avremo modo d’incontrare tutte le persone che ci hanno contattato e che hanno condiviso con noi questo primo percorso. Avremo modo, inoltre, di presentare il nostro progetto e di comprendere quella che sarà la disponibilità di tempo delle persone che interverranno. Capiremo chi vorrà essere impegnato direttamente, in prima persona, e coloro che, invece, vorranno soltanto sostenere il progetto. Ad ognuno chiederemo quali saranno le aree di competenza o quelle nelle quali desidereranno impegnarsi. Nel frattempo avvieremo alcune attività: dall’attivazione di un sito web dedicato, per velocizzare la veicolazione delle informazioni, e poi la creazione del simbolo del nostro movimento e l’avvio di un mini-corso formativo per conoscere le procedure amministrative e approfondire meglio le attività da dover svolgere per accedere agli atti o redigerli. L’adesione al movimento sarà gratuita. Dopo quest’incontro, attenderemo la conclusione dell’indagine della Commissione d’accesso agli atti per comprendere quando Leinì andrà effettivamente al voto. Dopodiché decideremo, con tutti coloro che aderiranno al nostro gruppo, chi, come e quando vorrà impegnarsi all’interno di una lista elettorale. Per quanto mi riguarda, al momento non ho ancora deciso se mi ricandiderò o meno. Credo, però – conclude Riva – che la nostra iniziativa sia più rivolta ad essere da traino per altri piuttosto che per riproporre noi stessi. Se, però, ci verrà richiesto, allora valuteremo insieme il da farsi».
17 Feb 2012
Inizia la lunga rincorsa verso il voto