Il commissario Bruno Vittorio D’Alfonso ha chiuso l’Istituzione per la gestione dei servizi sociali alla persona. I dipendenti ad essa assegnata rientreranno sotto la direzione diretta del Comune. Il CdA, composto dal presidente Alberto Guglielmini, e dagli ex-consiglieri Silvano Riva, Roberto Sarcina, Giuseppe Giannitto e Roberta Taramino viene definitivamente sciolto. Le ragioni della decisione, presa venerdì scorso, sono tutte raccolte nella delibera che ne ne determina la chiusura.
Secondo quanto si evince, dalla costituzione, del 28 settembre 2006, dell’organismo strumentale, lo scenario normativo è notevolmente cambiato. Le ragioni per cui fu istituita, su proposta della Giunta Coral, si sono, in buona sostanza, vanificate, superate da nuove norme.
In primis, a livello finanziario e fiscale, non vi è più alcun vantaggio pratico nel recupero integrale dell’Iva a credito sui servizi di natura commerciale direttamente gestiti, in quanto tale agevolazione può essere totalmente ottenuta anche dal Comune stesso, evitando, inoltre, una duplicazione di competenze nella predisposizione degli strumenti contabili (bilancio di previsione annuale e pluriennale, servizio di tesoreria, dichiarazioni, certificazioni, ecc.).
Ciò determinerà anche concreti risparmi economici e gestionali per le necessarie consulenze esterne. L’Istituzione, inoltre, se in un primo momento poteva rappresentare un’opportunità ai fini del rispetto del patto di stabilità, secondo quanto stabilito della normativa vigente all’atto della sua costituzione, ora con le nuove disposizioni non rappresenta più un’opportunità ma un aggravio di procedure ed un inasprimento delle sanzioni per la violazione dello stesso patto.
A ciò c’è da aggiungere che, come viene citato nella delibera, «l’esperienza maturata finora abbia provato che i risultati attesi (maggiore flessibilità e rapidità delle procedure; maggiore trasparenza e semplicità di lettura, anche per i cittadini, dei dati finanziari in relazione all’uso delle risorse; un più agevole monitoraggio sul livello di efficienza di erogazione dei servizi, con la possibilità di apportare tempestivamente i correttivi necessari) non siano stati conformi alle aspettative, in quanto le procedure contabili hanno comportato una duplicazione delle competenze per gli adempimenti contabili e gestionali tra gli uffici finanziari e manutentivi dell’Istituzione e del Comune, senza alcun vantaggio pratico, in termini di trasparenza e di efficacia, per la collettività».
Secondo il Commissario, inoltre, nemmeno l’attività di fund raising, ovvero la ricerca e la raccolta di fondi per finanziare le attività di fondazioni e associazioni che operano senza scopo di lucro, mediante donazioni e contributi di cittadini ed imprese, ha mai dato i risultati sperati.
Così come, ai fini del contenimento della spesa del personale, con l’assegnazione funzionale dello stesso all’Istituzione, non si sono riscontrate riduzioni del monte complessivo della spesa annua sostenuta, in quanto il personale risulta sempre alle dipendenze organiche del Comune, non avendo l’Istituzione stessa, per legge, un’autonoma personalità giuridica distinta ma una mera autonomia gestionale.
Ritenuto opportuno, pertanto, alla luce delle varie considerazioni, assicurare l’unitarietà della gestione amministrativa e la semplificazione strutturale dei servizi e al fine di ricercare maggiore efficacia, efficienza ed economicità, attraverso il rientro in capo al Comune delle competenze e dei servizi già assegnati all’Istituzione, il Commissario ha deciso di liquidare l’esperienza dell’organismo strumentale dell’ente.
Decisione che non inciderà sul personale che verrà riassegnato, ricostituendo i settori comunali: Istruzione, Cultura, Sport, Turismo, Politiche Sociali e Casa di Riposo “Ex Infermeria Capirone”. A guidarli proseguiranno ad essere il Caposettore Raffaella Landra e Francesco Palma. Quest’ultimo, inoltre, a breve, salvo proroghe, verrà sostituito perché andrà in pensione. In futuro, con l’elezione della nuova Amministrazione comunale, le competenze politiche e gestionali degli uffici che tornano a costituirsi, potranno essere ricondotte a quelle di un assessore, in seno alla Giunta, che prenderà il posto, così com’era già prima del 2006, del CdA dell’ormai defunta Istituzione.
20 Feb 2012
Il commissario taglia anche l’Istituzione