Miotto un elemento di disturbo. Un uomo che non ha lavorato per il partito ma per altri fini, diventati chiari nel corso della campagna elettorale. Saranno fischiate le orecchie, e non poco, all’ex coordinatore cittadino del PdL nel corso dell’ultima conferenza stampa del Partito delle Libertà cittadino. «In queste settimane ho notato che i “furbetti del quartierino” vogliono insegnare etica comportamentale agli altri, senza farsi prima un esame di coscienza. Sono settimane, infatti, che il mio nome viene continuamente menzionato nelle conferenze indette dalla lista Coral / An… Forse sentono la mia mancanza. O forse gli mancano quelle persone leali e oneste che facevano parte del gruppo prima che si frantumasse. Io, infatti, li ritengo i veri responsabili della rottura del PdL a Volpiano. Vorrei semplicemente ricordare che non devono ritenersi la maggioranza del centrodestra: l’anima del PdL in città è e rimarra sempre Forza Italia. Avere il complesso di superiorità ha sempre portato alla rottura di alleanze proficue e collaborative, ed è proprio quello che è avvenuto qui. Ma il percorso per le prossime elezioni è ancora lungo, e la gente non di dimenticherà facilmente di quanto accaduto. Al gruppo Coral / An posso dire una cosa sola: la vera opposizione fatela in Consiglio, come la sapete fare bene sui giornali. E fatela con proposte costruttive, dialogando sui quelli che sono i veri problemi della città, invece di fare sempre scena muta».
Miotto e il PdL