No all’Unione del Ciriacese. Grosso tiene la posizione
No all’Unione del Ciriacese. Grosso tiene la posizione

La Giunta Spingore ha ribadito ancora una volta il proprio no all’Unione dei Comuni del Ciriacese e Basso Canavese.
Un appello a ripensarci a Grosso e Villanova, infatti, era giunto la scorsa settimana durante l’incontro tenuto a Nole dal locale circolo del Pd, con l’intervento di Roberto Viano, Francesco Brizio e Roberto Canova sindaci rispettivamente di Nole, Ciriè e San Maurizio.
Ma negli ultimi mesi l’Amministrazione grossese non è rimasta con le mani in mano, anzi ha attivato dei contatti con il limitrofo comune di Villanova e anche con quelli di Corio e Cafasse, che intanto sono in attesa di capire se faranno ancora parte della Comunità montana.
«A fine anno c’è stato un incontro interlocutorio con i sindaci dei tre Comuni – informa il vice sindaco, Mauro Meotto – L’Unione non deve necessariamente avvenire tra Comuni confinanti e noi puntiamo su una maggiore omogeneità, come ci potrebbe essere tra enti che hanno più o meno lo stesso numero di abitanti».
Al momento, però, si attende che la Regione, a cui il Governo ha demandato la decisione, deliberi sull’entità numerica dei Consorzi. «La Giunta Cota dovrebbe legiferare a breve – aggiunge Meotto – ma ha qualche difficoltà perché il Piemonte è la regione con il maggior numero di piccoli comuni».
I Comuni avranno poi tempo fino al 30 settembre per consorziarsi. «L’Anci (associazione nazionale dei Comuni, ndr) ha richiesto – conclude Meotto – di posticipare la scadenza fissata inizialmente al 30 giugno».

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