Quando anche la Regione si mette d’impegno a tagliare i fondi, specialmente in un settore delicato come quello della sanità e dei servizi sociali, agli amministratori degli enti locali non resta che fare due cose: allargare le braccia e vedere i servizi resi alla popolazione amministrata scemare anno dopo anno, oppure fare un ulteriore sforzo, attingere dalle proprie risorse e finanziare quelle attività che gli enti superiori non sono più in grado di fare.
Il Comune di Lombardore ha scelto questa seconda soluzione. «Abbiamo maturato questa decisione dell’ambito dell’assemblea dei sindaci – spiega l’assessore Liliana Sutti – E la decisione è stata quella di incrementare, la quota che ogni Comune versa alle casse del consorzio che gestisce i servizi sociali sul territorio, per riuscire a mantenere, almeno per quest’anno, i servizi erogati in paese. Un incremento stabilito nel versamento di un euro per abitante, che per Lombardore ha significato un ulteriore esborso di circa 1750 euro. In buona sostanza, il nostro contributo passa dai 26,3 euro che versavamo in passato ai 27,3 euro che verseremo in futuro. E, ribadisco, si tratta di una misura con la quale garantire, ad esempio la presenza delle assistenti sociali, almeno per un anno. Per il futuro si vedrà. Anche perché, come tutte le Amministrazioni, siamo alle prese con la grossa incertezza legata all’Imu, di cui molto di parla ma della quale, a tutt’oggi, non abbiamo ancora certezze concrete su cui basare i nostri conti».
Insomma, di numeri attorno agli enti locali ne girano molti, e in questo momento storico ancora di più del solito, ma si tratta sempre di numeri preceduti dal segno “meno”.
«Tagli dalla Regione, tagli dallo Stato centrale, riduzione dei servizi e la fondata ipotesi che, per l’avvenire, questi tagli siano ancora più intensi – aggiunge il primo cittadino, Piero Mussetta – Il tempo passa, ma per gli enti locali diventa sempre più difficile riuscire a far quadrare i conti. E non sempre i Comuni, le cui possibilità finanziarie sono sempre più limitate, riescono a mettere una pezza».
A far infuriare ulteriormente il sindaco, gli annunciati tagli (questa volte nelle corse) ventilati, per quanto riguarda il trasporto pubblico, dalla Gtt. «I passeggeri sono stati in costante aumento, eppure anche dalla società di trasporti arrivano voci di tagli e riduzioni, che finiscono con il ripercuotersi sulla cittadinanza. È una situazione davvero inaccettabile. Una situazione davanti alla quale i Comuni, pur con tutta la loro più buona volontà, non possono fare nulla, se non alzare la voce, cercando di far valere le proprie ragioni e di essere ascoltati».
05 Mar 2012
Ogni cittadino versa un euro per salvare il lavoro delle assistenti sociali