VENARIA REALE — Venerdì 16 marzo si alza il sipario sul nuovo percorso di visita del complesso sabaudo. Si chiamerà “Teatro di Storia e Magnificenza”, il percorso di visita della Reggia, lungo circa 2 chilometri, presentato in una versione rinnovata che evoca le emozioni e la storia di uno dei più grandi capolavori dell’architettura barocca a livello europeo.
Il racconto del cerimoniale, la riapertura degli appartamenti privati del re, la collezione di oggetti di corte, la Sala delle Bandiere sono alcune delle novità del percorso, nuovamente visitabile dopo la breve pausa di metà febbraio. Dalle superbe collezioni della Galleria Sabauda di Torino una raffinata mostra integrata al percorso di visita della Reggia: insieme a dipinti preziosi e capolavori d’arte scorrono le vicende di un protagonista, intrigante e carismatico, della politica europea del Settecento, il principe Eugenio di Savoia, raffinato collezionista, abile stratega militare, grande condottiero.
Dal prossimo 5 aprile e, fino a settembre, un’importante occasione per ammirare 130 opere di celebri artisti (da Reni a Van Dyck, da Brueghel ai rinomati nomi della pittura fiamminga e olandese) che tornano a costituire – seppur per un periodo limitato – la “quadreria della Reggia” in attesa dell’allestimento definitivo della nuova galleria sabauda nella Manica Nuova di Palazzo Reale a Torino. La mostra è ulteriormente arricchita dal confronto tra la quadreria del Principe Eugenio e alcune opere provenienti da importanti collezioni di altri personaggi di spicco della corte sabauda residenti nella Parigi dell’epoca, confronto che consente l’opportunità per una più ampia riflessione sul gusto “à la page” dei collezionisti nell’Europa del primo Settecento.
Con la mostra “I quadri del Re”, capolavori della pittura italiana ed europea appartenuti a prestigiose collezioni sabaude tornano ad arricchire le pareti della Reggia di Venaria Reale. Ma non solo. In Reggia torneranno i ritratti dei re sabaudi, dono della collezione privata della famiglia La Marmora di Biella. Il “Ritratto di Vittorio Amedeo II” a cavallo, il duca che diventò re e portò il complesso sabaudo alla sua magnificenza, è il primo tassello della nuova collezione permanente. Il progetto si chiamerà “Percorsi sabaudi tra la Reggia della Venaria Reale e Palazzo La Marmora”. Alla Reggia arriverà anche il ritratto equestre del principe Eugenio e quello di Carlo Emanuele III. Dalla fine di luglio al prossimo autunno, nella “Sala delle Arti” arriveranno i capolavori di Fabergé “Il gioielliere degli ultimi Zar”.
L’estate alla Reggia s’illuminerà con i bagliori dei gioielli del celebre orafo Peter Carl Fabergé e di altri rari monili dell’epoca imperiale russa. Tra i quali le famose uova che sono custodite al Cremlino. Oro, gemme, diamanti per una preziosa mostra che consente il privilegio di ammirare esemplari originali, segni di un mondo esotico straordinariamente vicino. Si tratta di una parte delle 57 uova di Pasqua, realizzate tra il 1885 e il 1917. Il primo uovo fu commissionato dallo zar Alessandro III di Russia, come sorpresa di Pasqua per la moglie Maria Fyodorovna. La zarina fu così contenta di questo regalo che Fabergé fu nominato da Alessandro “gioielliere di corte”, e fu incaricato di fare un regalo di Pasqua ogni anno da quel momento in poi, con la condizione che ogni uovo doveva essere unico e doveva contenere una sorpresa.
Una nuova scommessa, dopo le manifestazione per i 150 anni dell’Unità d’Italia e la straordinaria mostra di Leonardo che ha portato in città oltre 162mila visitatori. «Si è confermato che, presentando grandi capolavori della storia e dell’arte, la Venaria Reale rivela grandi capacità attrattive, anche in un periodo difficile come l’inverno – ammette Alberto Vanelli, il direttore del consorzio La Venaria Reale – E sono molto soddisfatto perché gli spazi della Reggia hanno dimostrato di avere i requisiti tecnici per poter ospitare, con assolute garanzie di tutela, qualunque capolavoro».
Andrea Trovato e Gianni Giacomino