C’è molta attesa per questo “Rock is back”, che si annuncia come uno degli eventi musicali della stagione. Del resto i Titor sono una delle band più seguite, non solo in Piemonte, e i loro live – più di cento dagli esordi, nel 2007 – sono un’esperienza che non si dimentica, un distillato esplosivo e travolgente di energia e adrenalina. E poi, ad aumentare l’aspettativa per il nuovo cd, un video trailer in tre puntate diffuse in rete a partire dall’inizio dell’anno.
Il progetto Titor, come spiegano loro stessi, nasce in Occidente, nel nord-ovest della penisola italica, alla fine del primo decennio degli “anni zero”, con un preciso programma: raccontare, con slancio sofferto ma anche con la lucidità di suggestivi consigli, l’opportunità di non lasciarsi vivere addosso il peso dei “non-valori” della società globale. Dietro tutto questo, 4 musicisti già noti a chi ha seguito il rock alternativo dagli anni ‘90 fino ai giorni nostri: alla voce Sabino Pace, già con i Belli Cosi, e ora tastierista ne I Treni all’Alba, oltre che direttore artistico del Taurus di Ciriè; con lui Sandro Serra alla chitarra, Francesco Vittori al basso e Giuseppe Azzariti alla batteria, musicisti provenienti da gruppi dalla scena hardcore, come Distruzione, Dead Elephant, Sickhead.
“Rock is back” vedrà la luce in una data forse non casuale, venerdì 13 aprile, per l’etichetta torinese INRI, coordinata da Paolo e Davide Pavanello, rispettivamente chitarrista e bassista dei Linea 77. Nove brani registrati sotto la regia di Gianni Condina, ingegnere del suono che ha già lavorato con gente come Subsonica, Assalti Frontali, Velvet. “Rock is back” è una summa dei primi cinque anni di esperienza artistica della band: 4 brani (Dal 2036, Titor is dead, Quello che non sai e Duel) erano già presenti nell’ep di esordio, ma qui vengono riproposti con una nuova esecuzione. Fra le 5 tracce inedite colpisce subito un’inattesa cover di “Motocross” di Ivan Graziani, tratto dall’LP “I lupi” del 1977. Ma qui la canzone del cantautore abruzzese è trasfigurata e filtrata attraverso la matrice violenta e nevrotica del quartetto torinese; e il protagonista si trova proiettato in un pericoloso e nichilistico viaggio, in cui restano soltanto la “rabbia e il sangue da ingoiare”, un’esperienza in cui la vita mostra quanto può essere spietata. Un tema esistenziale che ritorna in Generazioni, private ormai di un’età riconoscibile, ma spesso accomunate da un dolore senza più tempo né spazio per potersi contenere, e dal tentativo di valicare le barricate sociali e i confini convenzionali, con pochi soldi in tasca e una velocità talvolta autodistruttiva.
L’anteprima del disco si svolgerà l’8 aprile in occasione dell’Inri Fest, allo Spazio211 a Torino. Poi seguirà una tournee italiana le cui date potranno essere consultate sulle pagine del gruppo. Nella settimana successiva, “Rock is back” sarà disponibile per l’ascolto in streaming sul sito web della prestigiosa magazine musicale RollingStone, all’indirizzo www.rollingstonemagazine.it, poi sarà disponibile nei negozi o dal sito della band. Info: www.titor.it
I Titor son tornati. Ecco “Rock is back”