Un intero paese, da venerdì scorso, sta cercando di trovare una risposta alla morte di Simone Guasto, il 18enne morto nel primo pomeriggio del 13 aprile a seguito di un attacco cardiaco.
Simone aveva da poco terminato pranzo quando, dopo aver salutato la madre Irene, si è messo sul letto per un breve riposo. E invece, da quella siesta pomeridiana non si è mai più risvegliato. Inutili i soccorsi, giunti tempestivi: il giovane è deceduto nel sonno. Il medico legale, intervenuto in questi casi di concerto con l’autorità giudiziaria e gli agenti della Polizia municipale, ha decretato come la morte sia avvenuta a seguito di un infarto, evitando la prassi dell’esame autoptico. Figlio di Franco Guasto e Irene Bramante, noti in paese per aver rappresentato le figure carnevalesche del Tumé e la Tumera di San Gillio, stava frequentando la scuola superiore Piazza dei Mestieri di Torino. Simone era un grande appassionato di motori e di musica. In questi anni, con la sua motocicletta da cross si divertiva soprattutto nel fine settimana, talvolta facendo piccole gare con gli amici della Valle.
Fin dai momenti successivi alla notizia del decesso, i giovani di San Gillio, Pianezza, La Cassa ed i compagni di classe hanno iniziato un lungo pellegrinaggio per dare l’ultimo personale saluto a quel giovane dai grandi occhi e dal viso paffuto che tanta tenerezza ed amore diffondeva verso tutti, anche verso chi era diventato suo amico da pochissimi giorni. E lunedì pomeriggio, la chiesa di Sant’Egidio era gremita come non mai per l’ultimo virtuale abbraccio a “Simo”. L’arrivo del feretro in chiesa, prima che il parroco don Beppe Bagna officiasse la funzione religiosa, è stato cadenzato da un forte applauso e dal rombo di motori di quad, motocross e moto da strada, con il padre Franco, seppur straziato dal dolore, a chiedere a gran voce di non smettere un secondo di aprire il gas quale ideale segno d’amore verso Simone.
In molti, in questi giorni, hanno voluto ricordarlo attraverso un breve messaggio lasciato sulla bacheca del noto social network Facebook. Come ad esempio Marco che ha scritto come quello di lunedì pomeriggio «non sia stato un ultimo saluto ma un semplice raduno dedicato a te Simone, perchè tu sarai sempre e comunque con noi. Spero ti siano bastati tutti gli scoppi con le moto di oggi visto che rompevi sempre le scatole di fare gli scoppietti». Oppure come Federica, che ha un pensiero in particolar modo per i genitori, Irene e Franco: «Ci prenderemo cura dei tuoi genitori come se fossero i nostri. Quanto abbiamo parlato con la tua mamma stasera sotto casa… devono essere fieri di un figlio come te. Gli abbiamo raccontato delle avventure fatte insieme, tutte indimenticabili… Notte Bonzix». O, infine, come quello di Rita, davvero toccante: «Perdonami. Perdona il mio non coraggio, la mia non forza di venire oggi, lì, a San Gillio. È da venerdì che aspetto una telefonata, qualcuno che mi dica: “È stato solo uno scherzo di pessimo gusto”. Invece niente, niente di niente. Addio Simo».
17 Apr 2012
San Gillio in lutto per il giovane Simone