SAN CARLO – Salvatore, uno dei fratell sancarlesi colpiti dalla sindrome di Niemann Pick, potrà curarsi con la metodologia messa a punto da Vannoni, ma solo in un centro autorizzato.
«IOra abbiamo il problema di trovare un laboratorio che accetti di intervenire gratis», così il padre del 39enne affetto dalla sindrome di Niemann Pick, sulla decisione del giudice di Torino di autorizzare le cure compassionevoli con le cellule staminali con il metodo della Stamina Foundation, sospese dall’Aifa agli Spedali civili di Brescia a maggio dell’anno scorso.
Intanto un altro giudice in appello deciderà sulla figlia più giovane, anche lei malata.
Come è noto, Salvatore era arrivato in ambulanza il 12 febbraio scorso in tribunale (nella foto), assieme al padre, Luigi Bonavita, per convincere con quel gesto clamoroso la magistratura ad accogliere le proprie richieste terapeutiche.
Sindrome di Niemann Pick: il giudice dà il consenso al metodo terapeutico della stamina per giovane sancarlese malato