RIVAROLO – La prima dedica è stata alla mamma e al fratello Guido, entrambi scomparsi: Fabrizio Bertot, l’ex sindaco di Rivarolo, la cui Ammisitrazione è stata sciolta nel maggio del 2012 per infiltrazioni mafiose, è stato proclamato ufficialmente deputato al Parlamento europeo, emiciclo presso cui si è già insediato lunedì 15 aprile, dopo le dimissioni dei deputati passati al Parlamento nazionale: «È stata una grande emozione – ha detto Bertot- e il primo pensiero è andato a mia mamma: avrei voluto festeggiare con lei questo momento speciale. So che sarebbe stata molto orgogliosa, così come lo era stata quando ero stato eletto sindaco di Rivarolo. E poi mi sarebbe piaciuto festeggiare l’elezione con mio fratello Guido. Questa elezione mi ripaga di tante amarezze, ma alle polemiche risponderò con i fatti, lavorando al meglio per il bene del nostro territorio: un lavoro il cui risultato nei fatti costituirà la migliore risposta alle amarezze che ho vissuto negli ultimi tempi, che mi hanno comunque insegnato molto e quindi anche aiutato a crescere».
Sull’inopportunità politica di tale elezione, alla luce dei fatti che hanno portato all’inchiesta Minotauro, allo scioglimento del Comune e all’arresto del segretario comunale Nino Battaglia per voto di scambio mafioso (proprio nell’ambito delle europee del 2009) e alla non entusiasmante deposizione dello stesso Bertot (come testimone, Bertot non è mai stato indagato) al processo sulla ‘Ndragneta nel Torinese di qualche settimana fa, si era espessa nei giorni scorsi anche Libera, l’associazione antimafia di don Ciotti, che a fronte di tutto questo aveva chiesto, invano, un passo indietro al politico canavesano; comunque il primo di questo territorio a sedere su uno scranno dell’Europarlamento.
Bertot si è insediato nel Parlamento europeo: «Dedico questo giorno a mia mamma e a mio fratello»