Il Canavese zona a burocrazia zero e misure urgenti per il rilancio industriale della Provincia di Torino. Queste le richieste avanzate da Confindustria Canavese nell’incontro che si è tenuto lunedì 2 settembre con il viceministro dell’Economia, Stefano Fassina. «L’elemento sicuramente più importante – afferma il presidente di Confindustria Canavese, Fabrizio Gea – è che tutte le istituzioni e le forze politiche si sono sedute intorno ad un tavolo, esprimendo chiaro e forte un concetto unico: servono misure urgenti per il rilancio di un territorio con potenzialità enormi. L’automotive, l’elettronica, la meccatronica e la meccanica sono solo alcune delle specificità del tessuto industriale del Canavese, ricco di piccole e medie imprese, capaci si fare innovazione e ricerca, ma che, in questo momento di grave crisi, hanno bisogno del sostegno delle istituzioni. Garantire l’occupazione, vuol dire garantire l’impresa». Tra i promotori dell’iniziativa c’era anche la barbaniese Francesca Bonomo, deputato del Pd: «È necessario in questo periodo di crisi mettere da parte le divergenze ideologiche per il bene dei cittadini. Il fatto che quasi tutte le forze politiche e tutte le istituzioni, a partire dal Governo, Regione, Provincia ed enti locali, abbiano risposto positivamente all’appello di Confindustria Canavese è il segnale che qualcosa si sta muovendo. Gli strumenti ci sono, le idee anche, per cui non c’è tempo da perdere, ma bisogna agire subito. Nei prossimi giorni proseguiremo i contatti con il Governo per avanzare sulla strada intrapresa. Dopo il ministro dello Sviluppo economico ora anche il viceministro Fassina ci ha dato la sua disponibilità ad aiutarci a rendere il nostro territorio una zona di sperimentazione per nuovi strumenti di rilancio imprenditoriale. Ora mi auguro che dalle parole si passi ai fatti, partendo con l’iter per la zona a burocrazia zero, che prevede l’iniziativa regionale di richiesta al Governo».
Mentre dalla Regione l’assessore al Lavoro, Claudia Porchietto, assicura che l’iter è già in corso, il viceministro Stefano Fassina si è impegnato a fornire al più presto le risposte necessarie per l’istituzione della zona sperimentale. «Per l’istituzione delle zone a burocrazia zero non credo che siano a costo zero per il bilancio dello Stato – afferma Fassina – visto che oltre alla semplificazione burocratica sono previste anche agevolazioni fiscali. Questo però non è un ostacolo insormontabile per noi, soprattutto se si individua una zona circoscritta. Con il ministro Zanonato valuteremo tempi e coperture, affinché si possa già intervenire nel decreto di stabilità che arriverà in aula a metà ottobre». Al termine dell’incontro è stato confermato l’impegno a condividere con le Amministrazioni locali i successivi passi e un momento di presentazione al territorio di quanto viene fatto per il rilancio e lo sviluppo del Canavese.
Confindustria incontra il viceministro Fassina: «Rilanciamo l’economia nel Canavese»