È in vendita da alcune settimane (lo si può acquistare, anche con spedizione via Posta, presso la redazione del Risveglio: 011.9211800) il numero 23 della rivista “Canavèis”, il semestrale culturale che da oltre dieci anni racconta i territori del Canavese e delle Valli di Lanzo. 132 pagine che più che una rivista formano un libro, per fattura e contenuti: 43 pregevoli interventi, spesso accompagnati da bellissime immagini d’epoca, che certamente riscuoteranno l’interesse dei lettori del Risveglio. Citiamo, per attinenza territoriale con il nostro giornale, uno studio di Silvano Bianchi sulle oltre 900 meridiane del Canavese; l’approfondimento di Mauro Rossignoli sulla presenza Longobarda nelle nostre terre; un ricordo, firmato Lino Fogliasso, delle 21 vittime dell’incendio che 90 anni fa distrusse la fabbrica di fiammiferi di Rocca, accompagnato dal racconto di quel ramo industriale sul territorio torinese. E ancora: i ricordi autobiografici di guerra del 91enne ciriacese Giovanni Macchiorlatti; un processo di stregoneria a Forno (soggetto che illustra la copertina della rivista) firmato Giacomo Vieta; il racconto, siglato dalla penna di Donatella Cane, di un Sant’Antonio da film, terminato con una colossale scazzottata tra ubriachi a Viù nel 1945; uno scritto del nostro Gianni Castagneri sui personaggi del cinema nelle Valli di Lanzo. Infine, delizioso, il saggio di Domenico Forchino sui «provvedimenti per l’estirpazione degli Oziosi, e Vagabondi, dei Borzaiuoli e simili, non men che dei mendicanti» emanati nel 1766 da Carlo Emanuele.
19 Dic 2013
Uscite da non perdere, ecco l’ultimo “canavèis”